Politica

Che fine ha fatto Rocco Casalino? Il probabile ritorno dopo il Congresso Pd

Di Giuseppe Vatinno

Il comunicatore dei due governi di Giuseppe Conte, nel 2000 raggiunge la sua popolarità grazie alla partecipazione al reality del Grande Fratello

Dal luglio 2022 continuerà a collaborare col Gruppo al Senato e non più alla Camera. In vista delle elezioni anticipate rinuncia a candidarsi ma riottiene un ruolo centrale nella campagna elettorale di Conte che si trova davanti a un difficile obiettivo: evitare il tracollo. Obiettivo che verrà inaspettatamente raggiunto. Omosessuale dichiarato, in seguito ha ammesso poi una bisessualità, ha sempre attratto l’attenzione dei media che lo considerano comunque un personaggio.

Ma perché Casalino non ha presentato l’autocandidatura alle ultime elezioni?

In una intervista a Open ha dichiarato che il suo nome sarebbe stato ancora divisivo, come lo fu nel 2013 per il Consiglio regionale della Lombardia. Nell’intervista fece riferimento ad una sorta di “maledizione del Grande Fratello” in quanto –a suo dire- chi avesse partecipato a tale trasmissione ricavandone grande visibilità e popolarità poi non poteva essere più credibile per la politica, arrivando a parlare di un “metodo Boffo” utilizzato su di lui ogni qual volta tentava la via della politica diretta.

Dunque la sua candidatura -ha aggiunto- avrebbe potuto danneggiare direttamente Conte, proponendosi però esplicitamente per la prossima volta. Come dicevamo all’inizio Casalino è scomparso mediaticamente dopo le ultime elezioni, ma il suo rapporto con Giuseppe Conte è stato e continua ad essere buono ed ancora si occupa di comunicazione per il gruppo al Senato, un impegno gravoso e costante.

C’è da capire quale sarà il suo ruolo futuro nel Nuovo Movimento Cinque Stelle a cui Conte sta imprimendo una forte connotazione moderata per competere direttamente con il Partito democratico con l’ambizione, non espressa ma intuibile, di diventare poi il leader federatore della sinistra, anche se occorrerà aspettare il nuovo Segretario dei Dem.

La spinta propulsiva di Conte fa quindi intravvedere un ritorno attivo sulla scena della comunicazione per chi comunque ha gestito il delicato incarico da Palazzo Chigi in uno dei periodi più critici per la Repubblica e cioè durante la pandemia.