Politica

Cicchitto: “Quello contro Craxi fu un autentico colpo di Stato"

di redazione politica

"Una parte della Magistratura insieme ai giornaloni"

Fabrizio Cicchitto a La Piazza di Affaritaliani.it

 

“Quello contro Craxi fu un autentico colpo di Stato ordito da una parte politicizzata della Magistratura con il concorso dei grandi giornaloni nazionali espressi dai poteri forti e dai grandi gruppi finanziari ed editoriali”. Lo ha affermato Fabrizio Cicchitto - direttore di Civiltà Socialista, oggi Presidente di ReL, Riformismo e Libertà, già Presidente nel 2008 del Gruppo Parlamentare del PDL alla Camera dei Deputati - a La Piazza di Affaritaliani.it a Ceglie Messapica.

"Mani Pulite ha avuto un andamento del tutto unilaterale. Il finanziamento irregolare riguardava e coinvolgeva tutti i partiti, senza eccezione alcuna, (anche l’MSI ha sempre usufruito di una rendita ENI, mentre in quasi tutti i livelli locali del centro sud i partiti dell’arco costituzionale si tassavano  per avere una opposizione morbida dalla destra missina), e aveva come protagonisti tutti i grandi gruppi finanziari editoriali che traevano da tutto ciò grandi vantaggi". 

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"Ernesto Rossi e don Sturzo negli anni Cinquanta e Sessanta denunciarono esplicitamente la cosa, per cui tutti sapevano quello che stava avvenendo, in primis magistrati e giornalisti ma quello era il sistema e nessuno si mosse. Poi nel nel 1989-91, finito a livello internazionale il pericolo comunista, i poteri forti in Italia vollero liberarsi dell’eccessivo potere dei partiti, in primo luogo proprio di quello della DC e del PSI che erano i proprietari sostanziali del sistema delle industrie pubbliche, che i poteri economici privati volevano liquidare, privatizzandoli a prezzi stracciati".