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Politica
Cicchitto: “Quello contro Craxi fu un autentico colpo di Stato"
Fabrizio Cicchitto a La piazza

"Di qui parti l’attacco ai partiti, l’antipolitica e l’anti-partitocrazia. Nel mirino furono in primo luogo Craxi e il PSI, i partiti laici, il centrodestra della DC. Il PCI- PDS guidato dai “ragazzi di Berlinguer” (Occhetto, D’Alema, Veltroni) scartò l’ipotesi dell’unità socialista avanzata dai miglioristi e si prestò invece, insieme alla sinistra DC (De Mita, Galloni, Bodrato) a svolgere il ruolo di braccio politico del Pool dei Pm e del circo mediatico costituito dai quattro principali giornali che in cambio di salvò malgrado che essi facessero parte del sistema di Tangentopoli". 

"Da allora ad oggi, il centrodestra è stato quasi sempre in maggioranza sul piano elettorale e sempre minoranza il PCI- PDS -PD e i suoi alleati perché la sinistra perse l’apporto del 10-15 % di socialisti che si è disperso e che votano centro destra per vendetta. Dal 1994 in poi il centro destra è quasi sempre stato in maggioranza, non lo è stato solo per rotture interne (Bossi, Fini) o per le conseguenze della durezza dell’attacco giudiziario a Berlusconi (Berlusconi condannato in un processo farsa per frode fiscale e poi estromesso dal Parlamento con l’applicazione retroattiva della legge Severino), poi è sempre finito per recuperare e sempre finito per recuperare perché mentre nel ‘92-‘94 Craxi, Forlani, Andreotti erano nudi di fronte all’attacco giudiziario perché senza copertura mediatica, invece dal 1994 in poi il centro destra ha comunque sempre avuto un apporto delle reti Mediaset e dei giornali di Angelucci. Quindi, la distruzione del PSI procurata dal Pds nella convinzione di sostituirsi ad esso nella gestione del potere politico, non essendo surrogata da altre forze politiche consistenti, ha indebolito e reso minoritarie in modo permanente la sinistra. Di conseguenza, per il PD giustizialista e che ha criminalizzato Craxi fino alla sua morte vale il motto “chi è causa del suo mal pianga se stesso”. 

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