Politica

Senato, il caso della mail di Cirielli. Un attacco a Tajani dal suo vice? Ecco il testo integrale

Tutto nasce da una mozione di Scalfarotto su Armenia-Azerbaigian. Ma Cirielli replica: "

Di Alberto Maggi

La vicenda sta facendo molto discutere nei palazzi del potere e ha lasciato basito chi in Parlamento lavora da anni

Il caso è davvero imbarazzante. Ed è anche la cartina di tornasole di un governo solo all'apparenza unito, ma, nei fatti, molto diviso. Ricostruiamo sinteticamente quanto accaduto. Verso la fine di gennaio il senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto presenta una mozione molto equilibrata sulla crisi tra Armenia e Azerbaigian, ovviamente citando anche il drammatico caso di circa 120 mila cittadini armeni cacciati dal Nagorno-Karabakh invaso dalle forze militari dell'Azerbaigian.

La mozione era stata sottoscritta da tutti i gruppi parlamentari e condivisa anche dalla presidente della Commissione Esteri del Senato, Stefania Craxi (Forza Italia), e dal suo vice, Roberto Menia (Fratelli d'Italia). Peccato che quando si è arrivati in aula a Palazzo Madama al momento della discussione della mozione il vice-ministro degli Esteri Edmondo Cirielli abbia chiesto a Scalfarotto di riformulare la mozione altrimenti avrebbe vincolato la maggioranza di governo a votare contro.

Ma la riformulazione voluta dal vice-ministro stravolgeva la mozione stessa, tanto che Scalfarotto in Aula ha detto che sembrava scritta dall'ambasciata azera. A quel punto c'è stato il caos in Aula e Lucio Malan, capogruppo di FdI, ha chiesto di rinviare la discussione sul tema capendo che sarebbe potuto esplodere un caso politico.

Dopodiché si arriva a martedì 11 febbraio quando viene comunicato che il giorno dopo sarebbe stata discussa la mozione di Scalfarotto, discussione poi saltata all'ultimo per il Decreto Milleproroghe. Ma a quel punto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, anche vicepremier, non manda più Cirielli in Senato ma un altro sottosegretario della Farnesina. La cosa più unica che rara è che Cirielli invia una mail a tutti 200 i senatori con la sua posizione, dicendo che non sarà in Aula il giorno dopo, cioè ieri 12 febbraio, ricostruendo lungamente tutta la vicenda della crisi tra Armenia e Azerbaigian.

Ma - sottolineano fonti di maggioranza e di opposizione - in Parlamento il governo, chiunque vada sui banchi, deve parlare con una sola voce. Quella mail di Cirielli, dunque, che cos'è? Forse un attacco a Tajani perché è stato sostituito? In molti pensano di sì, anche nel Centrodestra. Fatto sta che la vicenda sta facendo molto discutere nei palazzi del potere e ha lasciato basiti chi in Parlamento lavora da anni.

Esclusivo/ La mail di Cirielli, con la sua versione sulla crisi tra Armenia e Azerbaigian, inviata a tutti i senatori
 

 

 


 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La replica di Cirielli

Mai stato in disaccordo con il ministro nelle linee di politica estera ed in particolare nel Caucaso e nella gestione della crisi armeno-azera. Per quanto riguarda poi la gestione dell’Aula sulla mozione presentata dall’on Scalfarotto e firmata da numerosi parlamentari anche di maggioranza mi sono presentato con la riformulazione concordata con il Gabinetto del Ministro che, peraltro, al 90% ripercorreva quella dei presentatori.

Poiché non potevo poi partecipare per impegni internazionali alla seduta successiva ho inviato a tutti i senatori, la scheda tecnica che la Farnesina aveva approntato sulla base dell ricostruzione storico giuridica internazionalmente riconosciuta sempre bollinata dal Gabinetto.

Infine ho concordato con il capogruppo di Fdi sen Malan e il sen Menia e, tramite lui, con l’on Scalfarotto le ultime limature che sono state magistralmente messe insieme nel testo finale della Presidente Craxi che le ha condivise con tutti i capogruppo. Questo ha portato all’approvazione alla sostanziale unanimità di una mozione che rilancia il ruolo dell’Italia nel Caucaso e come facilitatore del dialogo tra Armenia e Azerbaigian.