Politica

Congresso Lega, Salvini avverte Berlusconi: maggioritario se vuoi vincere

Lega, da 'Prima il Nord' a 'Prima gli italiani'. Bossi fischiato dalla platea

Alleanza di Centrodestra su un programma chiaro e preciso. Legge elettorale maggioritaria per vincere le elezioni. Lo slogan 'prima il Nord' diventa 'prima gli italiani'. Bossi, come anticipato da Affaritaliani.it, non se ne va. Ecco i punti principali del congresso della Lega di Parma che riconferma ufficialmente Salvini segretario dopo il trionfo alle primarie.

IL CONGRESSO DELLA LEA, LA CRONACA

"Prima gli italiani, in questo momento storico. L'emergenza lavoro, sicurezza, futuro riguarda tutta Italia". Ecco la Lega di Matteo Salvini.La parola 'Nord' resta nel nome, ma nei fatti si va oltre. Forte della vittoria alle primarie, il leader del Carroccio, riconfermato segretario federale, da Parma, nel giorno del congresso federale, al Palacassa, detta la linea. Però i tempi sono cambiati. In un video si vedono prima Gianfranco Miglio e poi Marine Le Pen. Contestato il fondatore del movimento, Umberto Bossi, al grido di "Fuori, fuori" mentre molti fra il pubblico tenevano alti i cartelli 'Salvini premier'. E poi fischi per un delegato che ha parlato di "secessione". L'epoca del 'celodurismo' e della 'Padania libera' (anche se lo slogan è risuonato più di una volta dal palco) è praticamente alle spalle.

Eppure, in un una delle città in cui si voterà l'11 giugno alle comunali, i governatori della Lombardia e del Veneto, Roberto Maroni e Luca Zaia, rilanciano sul referendum dell'autonomia: "Si farà".La possibile uscita dal movimento di Bossi? Il tema dominante alla vigilia del congresso, dove si vedono i corni, le bandiere della Liga Veneta, i foulard e le camicie verdi. Il Senatur bolla l'idea come "un'invenzione dei giornalisti".C'è di più: "Non me ne vado. Dipende tutto dal programma, penso che ci sia ancora qualcosa da salvare". Maroni invita il fondatore del Carroccio a non mollare: "Non dare ascolto a quei quattro pirla che dicono che il partito federalista non esiste. Rimani in Lega, questa è la tua casa". Ma l'appello arriva pure dallo stesso Salvini: "A Umberto dico che questa è la sua famiglia. Mi chiamava 15 anni fa per dirmi che non capivo niente, dice che non capisco niente anche oggi. Prendo e metto in saccoccia il vaffanculo di Bossi, perché ha fatto quello che ha fatto. Ma il vaffanculo di chi cerca di imitarlo non me lo prendo".

Poi una stilettata: "Con il Sud ci abbiamo provato in passato, ma l'abbiamo fatto con i capibastone, con il Lombardo di turno". Ora si ritenta, con l'allargamento "fuori dai confini dello statuto".Ma a tenere banco è anche la questione della legge elettorale. E il segretario federale avverte Silvio Berlusconi: "Chi vota la Lega deve sapere che non ci interessa, né adesso né mai, un accordo con il Pd. Vogliamo la coalizione più ampia e avvolgente possibile, ma patti chiari e amicizia lunga". Ancora: "L'avversario è Renzi. Noi abbiamo le idee chiare: se qualcuno vuole fare una coalizione e veramente vincere, vuole un sistema elettorale maggioritario per andare a votare". Eppure, la sfida di Salvini è più ampia: "Non vuol dire che siamo arrivati, ma il 13,6% del sondaggio Svg è un punto di partenza. Quel 13% può raddoppiare e salire al 26%. E noi a Roma vogliamo andare a governare".

Bossi, dal canto suo, ammonisce: "Se la Lega Nord diventa Lega Sud, non m'interessa un cazzo, Hanno trascinato alcuni di noi in tribunale, ma non ci hanno piegato". I fischi fermano l'intervento del fondatore del Carroccio, che si lamenta per le "percentuali bassissime" alle primarie, anche se poi insiste: "I numeri hanno la testa dura". Mentre Salvini, oltre ai soliti cavalli di battaglia come l'abolizione della legge Fornero, una 'flat tax' al 15%, la riforma della giustizia e il controllo della moneta, dei confini e delle banche, assicura: "Io penso che la Lega sia l'ultima speranza per un futuro sereno e normale. Il Pd ieri ha scelto di stare con gli immigrati. I 5 Stelle, che con la marcia di Assisi strizzano l'occhio al Vaticano, hanno scelto l'assistenzialismo di 800 euro al mese". Ma per il leader della Lega non si discute: "Dobbiamo essere padroni a casa nostra. Io mi metto a disposizione. Se voi ci siete, avrete in me un baluardo". Con buona pace per i mal di pancia in salsa verde.


VIDEO: LA CONTESTAZIONE A BOSSI

 

Legge elettorale, Salvini: maggioritario per vincere, accordo con Berlusconi 

"Berlusconi? Non lo vedo da tre, quattro mesi - ha confessato - magari l'accordo lo troveremo. Io lavoro per questo, però sulle tasse, sul rapporto con l'Europa, sulla Turchia, sull'immigrazione e sulla legge Fornero non ci sono vie di mezzo possibili". Così il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, a margine del congresso federale del Carroccio al Palacassa di Parma. E, a chi gli faceva notare che il fondatore di Forza Italia chiede un modello tedesco per la legge elettorale, ha risposto: "Vedo che Berlusconi si lancia sull'animalismo. Mio figlio ieri è andato al canile e ha portato a casa un cane e l'ha salvato, ma non ha fondato un partito.Dobbiamo chiarire alcune cose: l'avversario è Renzi. Noi abbiamo le idee chiare: se qualcuno vuole fare una coalizione e vuole veramente vincere, vuole un sistema elettorale maggioritario dove l'eletto è scelto dall'elettore e dove chi vince la sera del voto va a governare.Chi vuole il proporzionale non vuole vincere e non vuole la coalizione, perché vuole tirare a campare". Un tema che vede in disaccordo Lega e Forza Italia è quello dell'euro. "Sette premi Nobel - ha proseguito Salvini - hanno certificato che è un esperimento economico finito male e noi stiamo preparando per gli italiani l'uscita di sicurezza: un Paese che non controlla moneta e confini non è un Paese libero".Italia al voto in autunno? "Sono gli italiani che vogliono andare a votare questo Governo litiga su tutto: vaccini, Iva, tasse, legittima difesa, immigrazione e Europa.Fateci votare con qualunque sistema elettorale possibile,? lo dico a Renzi. A Berlusconi, invece, dico: se vuoi la coalizione, se vuoi davvero vincere, l'unico sistema elettorale per farlo è il maggioritario", ha concluso Salvini.

Lega, Salvini: Il Nord? Prima gli italiani in questo momento storico 

"Prima gli italiani, in questo momento storico. In questo momento storico l'emergenza lavoro, sicurezza, futuro riguarda tutta Italia. Quindi, prima gli italiani. Per tutto: lavoro, case popolari, legittima difesa". Così il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, a margine del congresso federale del Carroccio al Palacassa di Parma, a chi gli chiedeva se lo slogan 'prima il Nord' è archiviato. Rispondendo a una domanda sul tema della Padania, Salvini ha replicato: "Il diritto all'autogoverno e all'autodeterminazione nasce e muore con l'uomo. Penso che l'Italia stia insieme se rispetta le sue identità e le sue diversità in senso federale. Io sono federalista, non voglio dividere ma voglio unire", ha aggiunto.

Lega, Bossi: Non me ne vado, cambiando programma c'è qualcosa da salvare 

"Mi fermo, non me ne vado. Dipende tutto dal programma. Cambiando i programmi, penso che ci sia ancora qualcosa da salvare". Così il presidente e fondatore della Lega Nord, Umberto Bossi, a margine del congresso federale del Carroccio al Palacassa di Parma, a chi gli chiedeva se lascerà il partito dopo le critiche lanciate a Matteo Salvini anche domenica scorsa, nel giorno delle primarie.

"I sondaggi ci davano al 3% quando io sono stato eletto, ora al 13,6%, terzo movimento nazionale. Non mi accontento, voglio vincere. Bossi mi insultava 15 anni fa e, quindi, può farlo anche oggi. Non proverò rancore". Così il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, a margine del congresso federale del Carroccio al Palacassa di Parma.