Politica

Congresso M5s, primi fuochi d’artificio.Dibba: 'Criticato da chi si è piegato'

"Bisogna smetterla una volta per tutte di definire 'dissidenti' coloro che, su molti aspetti, hanno il solo torto di non aver cambiato opinione"

"Oggi mi viene chiesto a gran voce di entrare in un organo collegiale che non è stato ancora votato dagli iscritti. Perché? Perché forse le nostre idee non sono così minoritarie come qualcuno vorrebbe far credere". Va all'attacco Alessandro Di Battista a poche ore dall'assemblea pubblica degli Stati generali di M5s. Lo fa su Facebook e scrive: "E allora si pubblichino i voti che ciascuno dei 30 delegati nazionali ha ottenuto. Perché è giusto conoscere il peso specifico delle idee di coloro che sono stati scelti e per smetterla una volta per tutte di definire 'dissidenti' coloro che, su molti aspetti, hanno il solo torto di non aver cambiato opinione".

"Da quando sono uscito - per mia scelta - dal Parlamento hanno, costantemente, provato a denigrarmi. Mi hanno diffamato, hanno screditato il mio lavoro abituati evidentemente a ex-parlamentari che si fanno piazzare nelle partecipate di Stato". Scrive ancora Di Battista a poche ore dall'assemblea pubblica degli Stati generali M5s. "Hanno provato a irridere le posizioni politiche che io e migliaia di altre persone abbiamo preso e l'hanno fatto coloro che l'unica posizione che conoscono e' la genuflessione davanti ai loro padroni. Non ho fatto altro che fare proposte e denunce, ho parlato solo di temi, di identita'. Ho fatto auto-critica, ho espresso le mie idee e ho lavorato, da attivista, a progetti che ritengo siano utili per affrontare il dramma occupazionale del post-covid", prosegue. "Il 14 ottobre scorso abbiamo pubblicato un'agenda politica con linee e posizioni chiare. Un programma per i prossimi 10 anni che sappia farsi carico delle sofferenze degli ultimi e della sempre piu' fragile classe media prima che politici senza scrupoli e interessati solo ad effimere posizioni di potere cavalchino rabbia e paure provando a dividere la pubblica opinione con consuete guerre tra poveri", nota.