Politica
Consultazioni, Mattarella da l'ultimatum ai partiti: "serve un governo"

Secondo ciclo di consultazioni, il Presidente della Repubblica Mattarella sulla formazione del nuovo governo: "Valuterò come uscire dallo stallo"
Nonostante la settimana trascorsa prima del secondo ciclo di consultazioni per la formazione del nuovo governo, "il confronto tra i partiti politici non ha fatto progressi", ma Il Paese ha bisogno "di un governo nella pienezza delle sue funzioni". Per questo "attenderò alcuni giorni, trascorsi i quali valuterò in che modo procedere per uscire dallo stallo che si registra". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del secondo ciclo di consultazioni.
"Dall'andamento delle consultazioni di questi giorni -ha affermato Mattarella- emerge con evidenza che il confronto tra i partiti politici, per dar vita in Parlamento ad una maggioranza che sostenga un governo, non ha fatto progressi. Ho fatto presente alle varie forze politiche la necessità per il nostro Paese di avere un governo nella pienezza del sue funzioni".
"Le attese dei nostri concittadini -ha ricordato il Capo dello Stato- i contrasti nel commercio internazionale, le scadenze importanti e imminenti nell'Unione europea, l'acuirsi delle tensioni internazionali in aree non lontane dall'Italia, richiedono con urgenza che si sviluppi e si concluda positivamente un confronto tra i partiti, per raggiungere quell'obiettivo: quello di avere un governo nella pienezza delle sue funzioni".
"Attenderò alcuni giorni -ha annunciato in conclusione Mattarella- trascorsi i quali valuterò in che modo procedere per uscire dallo stallo che si registra".
Le ipotesi sul tavolo a questo punto sebrano essere due: il preincarico o il mandato esplorativo. Mattarella potrebbe affidare un preincarico, con tutta probabilità a stesso Matteo Salvini, che è l'uomo indicato dalla coalizione di centrodestra, mentrede quota l'ipotesi Giogetti. In alternativa, resta ancora in piedi l'ipotesi di una esplorazione da affidare al presidente del Senato Alberti Casellati o anche al presidente della Camera Roberto Fico.