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Conte 2 addio, ultimo scontro nella notte. Si dimettono le ministre di Renzi

Il premier il Cdm: "Chi specula sul numero dei morti per chiedere il Mes, offende la ragione e l’etica". La crisi di governo è ufficialmente aperta

Conte 2 addio, ultimo scontro nella notte. Si dimettono le ministre di Renzi

Il governo Conte 2 è davvero finito. L'ultimo scontro tra il premier e Renzi è andato in scena nella notte in Consiglio dei Ministri, il piano per il Recovery Fund è stato approvato, come richiesto dal presidente della Repubblica Mattarella, ma con l'astensione delle ministre di Italia Viva, Bellanova e Bonetti che, salvo colpi di scena oggi rassegneranno le loro dimissioni, aprendo ufficialmente la crisi. Gualtieri, Amendola, Boccia e Provenzano - si legge sul Corriere della Sera - hanno fatto a pezzi la richiesta-ultimatum di inserire nel piano per il Next Generation Eu quei 36 miliardi per la sanità. Bellanova ha alzato la voce e puntato il dito contro Gualtieri: "Tu non sei il padrone del Recovery!". E il prudentissimo Speranza ha perso la pazienza: "Dovete smetterla di strumentalizzare l’emergenza Covid". Frase che Giuseppe Conte ha rilanciato con estrema durezza: "Chi specula sul numero dei morti per chiedere il Mes, offende la ragione e l’etica".

L’idea di Conte adesso - prosegue il Corriere - è andare al Senato e sfidare Renzi «alla luce del sole», come fece con Salvini nel 2019. Con durezza, senza sconti, buttandogli sulle spalle il peso di una rottura «irresponsabile», ma senza arrivare subito al voto. Il piano che prende forma è aspettare che in Parlamento nascano nuovi gruppi di «salvatori della patria» e poi tornare in aula per la conta. E mentre Renzi ironizza sulla nascita dell’esecutivo Conte- Mastella, la speranza di tanti nel governo è che davvero il premier abbia trovato i voti: non 4 o 5 responsabili pronti a immolarsi per lui, ma una scialuppa solida, una quindicina di senatori.