Politica

Coronavirus, Di Maio: "Frontiere chiuse per chi non ci rispetta. Reciprocità"

Il ministro degli esteri avverte: "Se qualcuno pensa di chiuderci la porta in faccia solo per i propri interessi, allora risponderemo"

Coronavirus, Di Maio: "Frontiere chiuse per chi non ci rispetta. Reciprocità"

 

Il Coronavirus in Italia sembra far meno paura. Il numero dei contagiati diminuisce, ma soprattutto il virus è meno aggressivo. Ecco che allora si può cominciare a pensare alla normalità. Ma se questa operazione è già complicata nel Paese, con lo scontro tra regioni del sud e del nord, lo è ancora di più con gli stati esteri, un po' restii ad aprire ai turisti italiani. "La partita - spiega Di Maio al Corriere della Sera - si aprirà il 3 giugno, perché andare a trattare con uno Stato estero mentre noi abbiamo ancora delle regole restrittive è complicato. Crediamo nello spirito europeo, ma siamo pronti a chiudere le frontiere a chi non ci rispetta”. Il titolare della Farnesina dice inoltre: “Crediamo nella collaborazione ma anche nella reciprocità” ed “è lo spirito che porterò nei miei viaggi in Germania, Slovenia e Grecia”.

Per Di Maio l’Italia si è infatti distinta “per la trasparenza e i nostri dati sono molto confortanti”. E osserva: “Non vogliamo sollevare polemiche, ma se qualcuno pensa di chiuderci la porta in faccia solo per i propri interessi, allora risponderemo. Davanti ai personalismi la porta la chiuderemo anche noi. Ma c’è un dialogo costruttivo da parte di molti Stati”. Come con “il collega tedesco Mass” con cui “i rapporti sono ottimi”.