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Coronavirus, Governo: niente licenziamenti per altri tre mesi e orari ridotti

Si lavora al decreto: M5S e Italia Viva litigano per i soldi alle imprese, per i renziani non deve esserci l'intervento diretto dello Stato nel capitale

Coronavirus, Governo: niente licenziamenti per altri tre mesi e orari ridotti

L'emergenza Coronavirus in Italia continua, e anche nel governo la situazione non è stabile. Il famoso decreto aprile (ormai diventato maggio), per gli aiuti alle imprese e ai cittadini in difficoltà a causa della crisi economica, ancora non vede la luce. Si discute ancora, - si legge sul Corriere della Sera - per esempio, sulla modalità di utilizzo dei circa 10 miliardi di euro destinati alle piccole e medie imprese. Nell’esecutivo è emerso un fronte capeggiato dal M5S che accarezza l’idea di un intervento diretto dello Stato nel capitale delle imprese, un approccio che trova proprio in Italia viva di Renzi l’oppositore più duro. Qualche frizione è alimentata dalla discussione sull’indirizzo degli stanziamenti a fondo perduto per alcuni dei settori più colpiti. Un ulteriore nodo è legato al Reddito di emergenza, l’assegno compreso tra 400 e 800 euro destinato alle famiglie socialmente più deboli o che non beneficiano di altri sussidi. Ancora non è certo se sarà erogato una sola volta o per due mesi o più, rendendolo più strutturale, come vorrebbero alcuni rappresentanti del Movimento.

Tra le ultime novità - prosegue il Corriere - figura una norma proposta dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, che punta in via temporanea a rimodulare i contratti collettivi, riducendo l’orario di lavoro ma non i salari. L’intento è convertire una parte delle ore lavorative in corsi di formazione finanziati da un fondo istituito presso il ministero del Lavoro. Catalfo ha anche indicato che l’attuale blocco dei licenziamenti sarà allungato di altri tre mesi. A intervenire è pure Gualtieri per puntualizzare che la modalità di erogazione della cassa integrazione in deroga sarà più veloce e semplice rispetto a quanto accaduto finora.