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Coronavirus, Recovery Fund: decisiva lettera di Conte e altri premier all'Ue

Settimana scorsa, una missiva dell'Italia e altri stati alla Von der Leyen: "E' in gioco l'Europa, altrimenti non reggiamo"

Coronavirus, Recovery Fund: decisiva lettera di Conte e altri premier all'Ue

L'emergenza Coronavirus continua in tutto il mondo. Sul fronte europeo fa ben sperare la proposta franco-tedesca di ieri, di istituire un fondo di 500 miliardi per finanziare i Paesi più in difficoltà. Una copia, ma con meno denaro di quanto proposto dall'Italia con il Recovery Fund, una buona notizia che segna un punto a favore di Conte, secondo quanto riporta Repubblica, che racconta un retroscena. Ieri, mentre girava per le vie semideserte di Roma, al premier è vibrato il suo cellulare. Era un sms di Emmanuel Macron. "Abbiamo un accordo sui recovery bond". Conte esulta: "Se penso a due mesi fa, non mi sembra vero. In quei giorni la Merkel ci disse che se avevamo bisogno di soldi, il Mes era lo strumento perfetto...". Da allora, Roma ha fatto di tutto per ribaltare la partita. Ha promosso con Parigi la lettera dei Nove per un debito condiviso. Ha marcato stretto la Germania, senza strappare. E ha costretto Berlino ad accettare gli eurobond, da sempre un tabù. Fino a oggi, fino a quella che l’avvocato considera «una vittoria».

La svolta, però, è figlia di un passaggio finora inedito, tenuto risevato per non far boicottare la mediazione in corso. Una settimana fa, lontani dai riflettori, gli sherpa di Italia, Francia e Portogallo hanno scritto una lettera sostenuta da sei Paesi e indirizzata alla Presidente della Commissione Ursula von Der Leyen. Il senso era: «È in gioco l’Europa, altrimenti non reggiamo». Certo, la battaglia non è ancora chiusa. I rigoristi del Nord proveranno a stracciare l’accordo. Per questo, il premier si prepara a rilanciare, a chiedere di più. Sapendo però che portare a casa 500 miliardi a fondo perduto è già «un miracolo».