Politica

Crisi di Governo, tre scenari possibili e una sola vincitrice: Giorgia Meloni

Marco Zonetti

Voto? Inciucio M5s-Pd? Ritorno di fiamma Lega-M5s? Comunque andrà, a giovarne soprattutto sarà la leader di Fratelli D'Italia

La crisi di Governo prosegue nel caldo torrido di fine agosto e le sue ripercussioni non risparmiano neanche il dì di festa. Continuano infatti serrate le trattative tra il Pd di Nicola Zingaretti e l'M5s di Luigi Di Maio per "trovare la quadra", scartando via via le varie ipotesi di Primo Ministro tra veti incrociati e paletti reciproci più o meno rigorosi. Sì Fico, no Fico, sì Conte, no Conte, e così via, mentre Luigi Di Maio è ancora tentato di tornare nell'abbraccio (letale?) di Matteo Salvini, che gli ha promesso la tanto agognata premiership.

Ma comunque andrà, nelle tre soluzioni possibili (voto, "inciucio" Pd-m5s, "ritorno di fiamma" Lega-grillini), a trionfare in ultima analisi sarà una e una sola, Giorgia Meloni. 

La leader di Fratelli d'Italia ha sempre propugnato il ritorno alle Urne, quindi il voto sarebbe una sua vittoria, che la vedrebbe accrescere esponenzialmente i risultati elettorali rispetto al 4 marzo 2018. Nel caso di un'alleanza Pd-M5s, la Meloni porterebbe avanti invece un'opposizione spietata, galvanizzando le varie anime di Destra contro lo scellerato patto giallo-rosso e aumentando di conseguenza i consensi, senza però pagare l'onta di aver fatto cadere il Governo Lega-M5s favorendo l'unione Zingaretti-Di Maio, come Matteo Salvini.

E, dopo i vari rivolgimenti di queste settimane convulse, nell'ipotesi di una riproposizione del governo giallo-verde quest'ultimo potrebbe non arivare a contare su una maggioranza utile a sostenerlo, quindi potrebbe essere costretto a chiedere aiuto a Fratelli D'Italia imbarcandolo nell'esecutivo. FdI diverrebbe dunque determinante per la ripartenza dell'alleanza Di Maio-Salvini, con tutto ciò che comporterebbe per i grillini  - dal punto di vista etico - allearsi e governare con gli ex "fascisti".

Tre scenari dunque (escludendo governi tecnici, del presidente e le varie declinazioni di esecutivi di "ripiego"), ma a tesaurizzare il tutto sarà soprattutto lei. Giorgia Meloni.