Crisi, il Centro? Eppur qualcosa si muove...rumor

Mentre il M5s, pur dilaniato al suo interno, dovrebbe presentarsi al Colle compatto su Conte – anche se, come ha scritto Affaritaliani.it, sebbene senza alcun veto, arriveranno comunque non pochi paletti prima di riaprire il dialogo con Italia Viva - e mentre Matteo Renzi ha rialzato la testa, forte soprattutto della fallimentare operazione Responsabili, il cui perno doveva essere il Centro, è proprio da quest’area che potrebbero ancora arrivare sorprese. Lo racconta al nostro giornale una fonte parlamentare centrista, appunto. “Non tutto è perduto. Anzi, è proprio quando il rivale si rilassa e allenta la presa, convinto di aver il risultato in tasca, che il piano può ribaltarsi”. E’ con queste parole sibilline che lascia aperto ancora uno spiraglio. E che spiraglio. Dal momento che in un colpo solo si riuscirebbe a “rianimare” il progetto di partenza, facendo contenti sia il premier dimissionario Giuseppe Conte e sia Pd, M5s e Leu. “I numeri, è evidente - continua -, non ribalterebbero la situazione, ma sarebbero un forte segnale”. Al quartier generale del Nazareno così come in casa M5s, sotto sotto ci sperano. Anche perché in questo modo non solo il Movimento, al momento senza guida e balcanizzato al suo interno, eviterebbe di spaccarsi – Di Battista e l’area dibattistiana, infatti, hanno chiarito in maniera netta il loro fermo no a Renzi, costi quel che costi -, ma soprattutto si metterebbe in salvo quell’alleanza più strutturale tra Cinque stelle e Pd che è poi la vera cifra della segreteria Zingaretti. “Nel centro qualcosa si muove – insiste l’insider centrista -, ma non si tratta di transfughi. Chiunque fino ad ora ha dato per persa la partita potrebbe avere una bella sorpresa. I giochi sono aperti”. Il problema, casomai, sono i tempi. Davvero sempre più stretti. Il rischio che, infatti, questo "segnale" arrivi fuori tempo massimo, nella partita attendista che tutti i player stanno giocando in queste ore, rimane alto.