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Politica
Da Montesano a Soumahoro: ecco il teatro all’italiana

Un motivo valido, per votare la non abolizione era ovvio: eliminando il finanziamento pubblico, i ricchi avrebbero foraggiato il partito dei ricchi. E i poveri? Sarebbero stati di sicuro in difficoltà, nel fare le collette. Resta comunque il sospetto che una bella parte di quella percentuale avesse qualche convenienza a continuare a far mungere la mucca... .  E quelli che mungevano la mucca statale erano tanti, prima della riduzione del loro numero e continuano ad essere tanti. Ma davvero si può pensare che la via migliore per risolvere certi problemi, sia quella di ricorrere a una pletora di gente che vive di politica? E, se uno si azzarda a dire che ne basterebbero ancora di meno, viene accusato di attentato alla libertà e alla democrazia.

Il palcoscenico del teatro italiano fa scuola. Tanto si sente italiano, che italianizzo il suo nome, partendo dal suono: l'onorevole Sommoro (contrazione di Sommo oro e di quello che sembra fosse la sua principale attività). Questo attore talentuoso per doti naturali, ha realizzato una "pièce" teatrale concentratissima nel tempo, come vuole la frenesia attuale, di incredibile efficacia comica e di difficilmente battibile tragicità. Era un esempio azzeccatissimo di scelta elettorale di Fratoianni (il super serio censore) che non si dichiarò soddisfatto per le sole dimissioni dell'ironica Angela Maria Sartini dalla carica nel comune di Orvieto, per un'innocente vignetta, vedi Hitler, Draghi e la vignetta dello scandalo Assessora della Lega nei guai per uno "scherzo" sul premier e il fuhrer.

Ora è diventata un'imbarazzante scivolata a dimostrazione della poca serietà nella scelta di un individuo che, si dice, sia da espellere dal partito, magari anche da far decadere da deputato (dandogli il contentino del reddito di cittadinanza?). Quante interviste televisive e giornalistiche ha avuto, dopo le rimostranze orgogliose, sentendosi il tipico "bovero negro, disgriminado", per il "tu" sfuggito alla Meloni? Era diventato, sull'osceno palcoscenico della Commedia italiana... un Eroe.                                      

Vederlo piangere, con lacrime vere o finte, col viso disperato, prendere immediatamente le distanze dalla suocera, ha fatto dubitare della sua tenuta psicologica. Cioè è sembrato uno psicolabile. Non si dovrebbe precipitare in così breve tempo, dall'immagine altezzosa che sfrutta una fesseria come la scivolata della Meloni, per diventare un personaggio eroico (ora ci si dà sempre di più del tu...) e poi piangere con espressioni sconvolte, come un ragazzino. Avete visto la moglie, come si è adattata al palcoscenico? In attesa del red carpet...altro che la Ferragni! Col vantaggio di non dover evitare di guardare a sinistra... .

Tornando all'azzeccata parafrasi di Montesano: caro Enrico, dà (ma sì, tanto sono sicuro che non ti offendi. per il "tu") un seguito storico alla tua parafrasi. Realizza uno spettacolo o scrivi un libro in sintonia con la tua bella constatazione. Tipo: Sul palcoscenico Italia, Dalla Divina Commedia... al Di vino Effetto, su La cantatrice calva (Ionesco).

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