Dal bagno di Chiesa al freezer di Rizzi, una politica da "sangue e m."
Tanti soldi trovati tra la scala e la cucina della casa di Fabio Rizzi, l'esponente del,Carroccio, vicino a Maroni, arrestato, martedì, nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per i servizi di odontoiatria degli ospedali lombardi.
24 anni dopo le mazzette, che Mario Chiesa, arrestato da Di Pietro, aveva tentato di nascondere, nel bagno del suo ufficio di Presidente, PSI, del Pio Albergo Trivulzio, non è stato, definitivamente, estirpato il cancro della corruzione. Nè reciso il legame tra gli affari e gli amministratori. Stavolta ad essere colpito è quel partito, la Lega, che, con lo slogan "Roma ladrona", contribuì, in modo rilevante, al crollo della Prima Repubblica.
Nel vano tentativo di difendere il Psi, che venne travolto dalle macerie di Tangentopoli, Rino Formica, ex ministro craxiano, sostenne : "I frati sono ricchi e crapuloni mentre il convento è povero !".
Potrebbe, forse, dirlo, nel tentativo di scaricare le "mele marce", anche il leader della Lega Nord, Matteo Salvini.
Sarebbe, tuttavia, una difesa debole, come quella che non salvò, 24 anni fa, dall'uscita dal teatrino politico, Bettino Craxi e, più di recente, Umberto Bossi, lambito dalle indagini sull'allora amministratore delle finanze delle camicie verdi, Belsito.
Senza una svolta, profonda, e la rottamazione di vecchi e non trasparenti metodi nel finanziamento dei partiti e nella gestione degli appalti pubblici, l'opinione pubblica guarderà, con sempre maggiore sfiducia, alla politica.
E risulterà sempre più difficile convincere i cittadini che la politica, nonostante i tentativi di rinnovarla e di presentare facce nuove, non sia, ancora, "sangue e m.", come la definì, impietoso ma realistico, Rino Formica.
Pietro Mancini