Politica

Dallo scontro sui migranti ai "piazzisti di guerra": tutte le grane di Meloni

Di Paolo Diodati

Lo scontro francese sui migranti, le parole di Andrea Romano e il fisico Rovelli sul primo maggio, fino a Re Carlo III: cosa non torna nella narrazione attuale

La Russa non può essere come Churchill, fascista per l'inizio del fascismo, come quasi tutti gli italiani e antifascista per il seguito, quindi esattamente, parzialmente antifascista? Ma Andrea Romano preferisce l'antifascista senza puntualizzazioni, ovvero la pericolosa cultura della cancellazione (la sempre più invadente cancel culture). Come diceva Pietro Nenni "A fare i puri, trovi sempre uno che è più puro di te". A fare il Rinoceronte, trovi sempre uno che è più rinoceronte di te. Cosi a fare i democratici, si può arrivare alla Tirannia della democrazia. Tocqueville, impareggiabile e inascoltata Cassandra, nota così che quando ti avvicinerai ai tuoi simili essi ti additeranno come impuro e anche chi crede nella tua innocenza ti abbandonerà.

Nel capolavoro tocquevilliano è già preconizzata la possibilità non solo della dittatura della maggioranza, ma anche quella opposta ma con essa intercambiabile della dittatura della minoranza, di una minoranza che invece di volere semplicemente la sacrosanta tutela del proprio pensiero e dei propri costumi, pretende invece di imporre la propria alterità alla maggioranza.

È il nucleo della cancel culture, dell'estremizzazione del politicamente corretto, del finto fair play applicato alla vita politica e civile, del galateo ipocrita di chi finge di rispettarti e in realtà ti pugnala (vedi Romano con Rovelli).