Dario Argento "uccide" il M5S: "Raggi antipatica" svampita. "Grillo caudillo"
Intervistato a Un Giorno da pecora, il maestro dell'horror esprime la sua avversione per Il Movimento Cinque Stelle
Con il M5s, Dario Argento è più spietato dei suoi stessi assassini. Intervistato a "Un giorno da pecora" su Rai Radio 1, trasmissione condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, il maestro incontrastato dell'horror mena colpi di mannaia su Beppe Grillo e su Virginia Raggi ed è un massacro senza esclusione di colpi.
"Beppe Grillo? Mi fa più paura di Salvini. L'ho conosciuto quando faceva l'attore ed era simpatico. Ora invece è diventato il caudillo della nuova Destra, di questo partito che ha preso il nome dagli alberghi a cinquestelle" aggiunge non senza ironia. Con la Raggi, Argento è ancor più crudele che con le vittime femminili dei suoi film, tanto da arrivare perfino a imitarla. "Non mi è simpatica... Andiamo lì, con il cagnolino a spasso, ci divertiamo, mano nella mano, quanto è bello, facciamo le foto a tutti..."
Cucciari e Lauro obiettano sull'imitazione, ma i radioascoltatori più attenti avranno riconosciuto nella parodia di Argento il finto ottimismo e il "volemose bene" tipico della Raggi, che ha fatto del "buon viso a cattivo gioco" la sua cifra amministrativa, sfoggiando sorrisi, frizzi e lazzi mentre la Capitale sprofonda sempre più.
E se il re dell'horror, intenzionato a votare Matteo Renzi alle primarie Pd del 30 aprile, afferma che non scritturerebbe mai la Raggi per un suo film, la situazione romana è ormai degna di una sua pellicola. Invasione di topi come in "Inferno", voragini per le strade che sembrano portare dritte negli abissi come ne "La Terza Madre", "stragi" (di assessori comunali e municipali) come in "Tenebre" o "Profondo Rosso" e chi più ne ha più ne metta.
Insomma, non c'è bisogno di un nuovo film di Dario Argento ambientato a Roma, la Capitale, nell'orrore - quello vero - ci vive ormai da mesi.