Politica

Venezuelagate, Casaleggio attacca: "Conte sapeva ma non ha parlato"

Di Giuseppe Vatinno

I soldi avrebbero dovuto influenzare il corso politico del Movimento Cinque Stelle

Casaleggio: "Conte nascose i documenti nel cassetto: si faccia giustizia sul calunnioso caso" 

Ieri sul Blog delle Stelle, dove una volta era ospitato il Movimento di Beppe Grillo, è comparso un video di Davide Casaleggio dall’eloquente titolo “Si faccia giustizia sul calunnioso caso Venezuela. Il video è poi stato anche ripubblicato sul suo profilo Facebook.

Casaleggio si riferisce alle accuse mosse al padre Gianroberto di aver ricevuto dal presidente del Venezuela Hugo Chavez (tramite l’allora ministro degli Esteri Nicolas Maduro che poi sarebbe diventato a sua volta presidente) una valigetta diplomatica contenente tre milioni e mezzo di dollari (e non di euro come hanno riportato molti giornali). Per questa vicenda è stato indagato anche il console venezuelano a Milano Gian Carlo Di Martino (ex sindaco di Maracaibo), che avrebbe fatto da corriere, e la procura di Milano aprì una inchiesta.

I soldi avrebbero avuto un fine ideologico e sarebbero serviti ad influenzare il corso politico dei Cinque Stelle e farlo divenire "promotore di un movimento rivoluzionario e anticapitalista di sinistra nella Repubblica italiana", come si legge in un documento secretato dei servizi segreti venezuelani.

I fatti si riferiscono all’aprile 2010, in un periodo in cui il Movimento Cinque Stelle non era però neppure in Parlamento.

La vicenda deflagra molti anni dopo, nel 2020, con la ricostruzione fatta dal quotidiano spagnolo ABC che aveva ricevuto il dossier riservato dei servizi venezuelani e non ha mai avuto un riscontro giudiziario.

Casaleggio jr ha querelato il giornalista spagnolo Marcos Garcìa Rey e lo stesso console venezuelano ha sempre negato di aver conosciuto Gianroberto Casaleggio, mentre l’ambasciata ha dichiarato che allora “il Movimento non era neppure conosciuto in Venezuela”.

Nella vicenda è stato implicato anche l’ex capo dei servizi segreti militari venezuelani Hugo Armando Carvajal conosciuto col suggestivo soprannome di “El Pollo” arrestato nel 2011 poi in Spagna su mandato internazionale da parte degli USA con l’accusa di narcotraffico.

Casaleggio jr nel video dice che c’era qualcuno di molto importante che era a conoscenza del documento prima che giungesse al giornale spagnolo.

Si tratta dell’allora premier Giuseppe Conte a cui fu mostrato –secondo quanto dice il figlio del fondatore del Movimento- dai capi dei servizi segreti italiani ma lui non fece nulla nonostante la gravità delle informazioni riportate e cioè riciclaggio e corruzione di una forza politica.

Inoltre, Conte –continua Casaleggio- non fece nulla anche quando il documento uscì con grandissimo risalto su tutti i giornali italiani o meglio fece finta di non saperne niente.