Ddl Cirinnà, le qualità da genitore non sono né femminili né maschili
Di Ernesto Vergani
Sarebbe stato meglio se le unioni civili e la stepchild adoption (la possibilità di adozione del figlio biologico di un partner da parte dell’altro nella coppia omosessuale) fossero state contenute in due provvedimenti diversi. La seconda magari in una legge sui minori. Ciò per evitare confusione circa il disegno di legge (ddl) Cirinnà, che sarà discusso giovedì al Senato.
Risultato di tale confusione a livello di opinione pubblica la traduzione di “unioni civili” in “matrimonio gay” e di “stepchild adoption” in “adozione da parte della coppia omosessuale”. Disarmonica sintesi di tutto ciò: “Un bambino ha diritto ad avere una mamma e un papà”. Rimanendo su un tono asimmetrico, per citare Marcel Proust, l’omosessualità dovrebbe essere vista come una cosa naturale, umana e indifferente. Del resto sono numerosi (inclusa la cattolica Irlanda) i Paesi, che verrebbe da dire hegelianamente (ciò che si afferma è giusto), consentono matrimoni gay, concetto che va oltre le unioni civili: Olanda, Belgio, Spagna, Norvegia, Svezia, Finlandia, Portogallo, Islanda, Danimarca, Francia, Regno Unito, Lussemburgo, Canada, Stati Uniti, Argentina, Brasile, Uruguay, Sudafrica e Nuova Zelanda. Alcuni, come la Germania, riconoscono le unioni civili.
Gli Stati dell’Unione europea che escludono qualsiasi tutela delle coppie omosessuali: Italia, Grecia, Cipro, Lituania, Lettonia, Polonia, Slovacchia, Bulgaria e Romania. Tendenzialmente i Paesi con maggiore apertura mentale, istruzione e persino ricchezza economica ammettono le unioni tra persone dello stesso sesso. Circa la stepchild adoption, se è vero che la famiglia è l’istituzione su cui si regge la società, e che è opinabile che chi non può avere un figlio abbia il diritto di averlo, è altrettanto vero che le qualità proprie di un genitore, come affetto, capacità di educare e trasmettere senso di protezione non sono né femminili né maschili (oltre l’idea di mamma e papà). Ciò che conta è l’individuo, con la sua apertura mentale, consapevolezza, cultura, educazione, intelligenza, responsabilità, ricchezza, storia e in generale libertà.