Politica
Ddl Zan, dipende dai renziani. Se votano le modifiche del cdx si va settembre
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Il Pd su tutte le furie: "Avete avuto otto mesi per cambiare il testo, ora si voti e basta". Italia Viva e Autonomie ago della bilancia. Rischio voto segreto
Ddl Zan, dipende dai renziani. Se votano le modifiche si va a settembre
Oggi è il giorno del Ddl Zan. Il provvedimento sull'omotransfobia fa il suo ingresso in Senato, ma l'iter della legge non si prospetta per nulla facile, a tal punto che in molti sono convinti che finirà con un nulla di fatto e che il testo tornerà in commissione per essere modificato. Un ruolo decisivo - si legge sul Corriere della Sera - lo avranno ancora una volta i renziani. Se Italia Viva e le Autonomie dovesso decidere di approvare le modifiche proposte dal centrodestra, il documento andrebbe riscritto e i tempi si allungherebbero. Un’ipotesi contestata dal Pd: "Come fa la Lega a chiedere altro tempo, ha avuto otto mesi a disposizione", dice Franco Mirabelli, vicepresidente dei senatori dem. Tanti «se» in questa prima giornata in Aula.
Gli stessi «se» - prosegue il Corriere - che rendono difficile la conta sui voti. Dipende se Italia viva e le Autonomie decidono di votare con il centrodestra per le modiche da loro auspicate: la somma dei due gruppi vale 25 senatori. In questo caso non ci sarebbe storia. E anche al netto dei franchi tiratori: i voti favorevoli sarebbero appena 143 di fronte a 176 contrari. Se ci fosse il voto segreto le maggioranze potrebbero essere variabili, proprio a causa dei franchi tiratori.