Politica

Ddl Zan, Rosato (IV): "Letta vuole affossarlo per incolpare Renzi e Salvini"

Di Alberto Maggi

"Il reddito di cittadinanza va modificato. Come è oggi sono solo soldi che servono per il consenso elettorale"

"Non c'è alcun accanimento contro il reddito di cittadinanza, ma solo la consapevolezza che non è lo strumento giusto per aiutare le persone a trovare un lavoro e nemmeno per intervenire sul problema della povertà". Ettore Rosato, coordinatore nazionale di Italia Viva, intervistato ad Affaritaliani.it, risponde così alle parole a difesa del RdC di oggi del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Distribuire i soldi a pioggia è sempre fonte di consensi per chi governa, noi dobbiamo occuparci del futuro dei nostri ragazzi e non delle prossime elezioni".

"Noi vogliamo uno strumento adeguato che combatti la povertà. In tanti non ricevono il reddito di cittadinanza e vogliamo un strumento adeguato per avviare soprattutto i giovani al lavoro, o per chi dal lavoro viene espulso o per chi cerca la prima occupazione. I modi e per ottenere questi obiettivi sono molteplici, a noi interessa il risultato". E' vero che Italia Viva potrebbe promuovere un referendum per abolire il reddito di cittadinanza? "E' vero che potremmo raccogliere le firme per un referendum abrogativo e, al tempo stesso, andare avanti con l'attività legislativa per ottenere gli obiettivi di cui parlavo prima. Vogliamo spendere di più e non di meno, dare più soldi ma in maniera equa e aiutando chi desidera lavoro e dignità".

E' vero, come sostengono in molti, che sul Ddl Zan contro l'omofobia Enrico Letta punta a far bocciare il provvedimento al Senato per poi accusare Renzi e Salvini? "La penso esattamente così, altrimenti non si spiegherebbe l'accanimento del Pd. Contro le evidenze dei numeri, come abbiamo visto anche ieri in Aula, continuano a non cercare una mediazione che punti a tutelare i diritti", afferma Rosato.

Le elezioni amministrative di ottobre saranno a macchia di leopardo per Italia Viva, in alcuni casi con il Pd e in altri no. Come finiranno? "Come vorranno gli elettori, speriamo con buoni amministratori. A cominciare da Giuseppe Sala a Milano e da Carlo Calenda a Roma. La capitale economica e politica del Paese si distinguono per qualità amministrativa, Roma è un disastro e Milano è un modello".

Alle prossime elezioni politiche, Italia Viva potrebbe entrare in un'alleanza politica ed elettorale con il M5S? "Nel 2023 sono certo che la risposta a questa domanda arriverà. Ma ricordo che l'avevamo un'alleanza politica con il M5S e abbiamo fatte cadere il governo Conte perché inadeguato e oggi, per fortuna e forse anche grazie al nostro impegno e alla nostra cocciutaggine, abbiamo un governo adeguato per le sfide che ha di fronte l'Italia".

E' vero che c'è un asse sempre più forte tra Renzi e Salvini? "Ogni volta che quest'asse viene smentito dai due diretti interessati esce un nuovo pezzo che parla di un avvicinamento in atto. Quindi non servono nemmeno le smentite, la verità è che la politica in quest'epoca di emergenza ha il dovere del dialogo e noi non ci sottraiamo a questo dovere", conclude Rosato.