Politica
Denis Verdini torna in carcere, il tribunale revoca i domiciliari
L'ex parlamentare di Forza Italia non è più in detenzione domiciliare nella sua villa di Firenze
Denis Verdini, 72 anni, deve scontare un cumulo di pene, per alcune condanne per bancarotta
Denis Verdini lascia gli arresti domiciliari e torna in carcere. L'ex parlamentare di Forza Italia non è più in detenzione domiciliare nella sua villa di Firenze: questa mattina agenti della polizia hanno dato esecuzione a un'ordinanza del Tribunale di sorveglianza del capoluogo toscano e lo hanno condotto nel carcere fiorentino di Sollicciano. Denis Verdini, 72 anni, deve scontare un cumulo di pene, per alcune condanne per bancarotta.
All'ex braccio destro di Silvio Berlusconi, già coordinatore d Forza Italia e poi ex senatore di Ala sono stati revocati gli arresti domiciliari su richiesta della Procura generale di Firenze sulla base di tre episodi di evasione dalla villa di Pian dei Giullari, dove dal gennaio del 2021 sta scontando una condanna definitiva a 6 anni per la bancarotta del Credito Cooperativo Fiorentino, di cui è stato a lungo presidente. L'ex senatore è stato condannato inoltre in via definitiva a 5 anni e mezzo anche per il fallimento della Società Toscana Edizioni. Dopo la sentenza della Corte di Cassazione del novembre 2020 che trasformò in definitiva la condanna per il crac del Credito Cooperativo Fiorentino, Verdini entrò per breve tempo nel carcere romano di Rebibbia e poi in ragione dell'emergenza Covid gli furon cocessi i domiciliari.
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Invece di rientrare a casa, Verdini aveva partecipato a Roma ad alcune cene con politici e dirigenti Anas. Ad assistere a quelle cene, c'erano gli investigatori della Guardia di Finanza, che, per conto della Procura della Capitale, stavano conducendo un'inchiesta per corruzione, in cui Denis Verdini è indagato assieme al figlio, Tommaso. La documentazione delle evasioni di Verdini è stata stralciata dal resto dell'inchiesta e inviata per competenza a Firenze. Le trasferte a Roma di Verdini erano state autorizzate dallo stesso Tribunale di Sorveglianza: l'ex senatore aveva fatto richiesta di potersi assentare dalla dimora fiorentina per curarsi dal suo dentista di fiducia nella Capitale e aiutare il figlio, titolare di un ristorante. Ma le assenze sarebbero andate oltre i permessi.