Politica
Di Maio: "Il decreto dignità non si tocca, il governo va avanti"
"Siamo leali e dobbiamo completare punto dopo punto tutto il contratto"
Di Maio: "Il decreto dignità non si tocca, il governo va avanti"
Terminato l'incontro tra Di Maio e i ministri del Movimento 5 Stelle, si va avanti con il conflitto d'interessi, l'abbassamento delle tasse e il salario minimo. “Il decreto dignità non si tocca. Chi rivuole ampliare la portata dei contratti a termine, sottopagando i lavoratori e altro può rivolgersi a Renzi. Il Jobs Act è stata una delle peggiori legge mai fatta negli ultimi 20 anni”. Così Luigi Di Maio ai ministri M5s. Il governo va avanti, noi non tradiamo la parola data ai cittadini. Siamo leali e dobbiamo completare punto dopo punto tutto il contratto di governo”. Così Luigi Di Maio ai ministri M5s.
È terminato l'incontro a Palazzo Chigi fra Luigi Di Maio e i ministri del MoVimento 5 Stelle. Il guardasigilli Alfonso Bonafede ha appena lasciato la sede del governo così come il ministro per i rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro.
Un gruppo "compatto", riunito per fissare le "priorità dell'agenda di governo". E' quanto trapela dalla riunione del vicepremier Luigi Di Maio e i ministri M5S, appena conclusasi a Palazzo Chigi. Avanti, sarebbe stata la conclusione della riunione, con il conflitto d'interessi, l'abbassamento delle tasse e il salario minimo.
“Ora il prossimo passo è il salario minimo. Restituire dignità a circa 3 milioni di lavoratori sottopagati. È una legge presente in tanti paesi europei e l’Italia non può restare a guardare”. Lo ha detto il vicepremier e ministro, Luigi Di Maio, ai ministri M5S riuniti a Palazzo Chigi.
“La Flat tax si farà e sarà rivolta al ceto medio. L' abbassamento delle tasse è indispensabile e vogliamo rilanciare la nostra economia. Quindi su questo punto avanti come un treno”. Lo ha detto il vicepremier e ministro, Luigi Di Maio, ai ministri M5S riuniti a Palazzo Chigi.
Un gruppo "compatto", riunito per fissare le "priorità dell'agenda di governo". E' quanto trapela dalla riunione del vicepremier Luigi Di Maio e i ministri M5S a Palazzo Chigi. Avanti, sarebbe stata la conclusione della riunione, con il conflitto d'interessi, l'abbassamento delle tasse e il salario minimo.