Politica
"Dietro Mattarella Ursula-Scholz-Macron". Cdx irritato per i siluri del Colle
Pnrr, Giustizia, clima: le parole del Presidente hanno colpito la maggioranza
Ma Meloni non vuole liti con Quirinale e Ue
A microfono acceso tutti silenti. Nessuno della maggioranza critica il presidente della Repubblica. Ma le parole pronunciate ieri da Sergio Mattarella, durante la cerimonia del ventaglio, hanno irritato non poco il Centrodestra. Su tre punti - Pnrr, clima e giustizia - l'affondo del Capo dello Stato ha lasciato il segno. "Il Presidente è garante della Costituzione e non del Pnrr", spiega un deputato di Fratelli d'Italia off the record. E ancora: "Il Parlamento fa le leggi e il potere esecutivo appartiene al governo e non al Quirinale".
L'impressione, parlando con i parlamentari della maggioranza, è che secondo il Centrodestra dietro le dichiarazioni forti di Mattarella ci sia l'Europa. Il Presidente, comunque, si sente spesso e ha un filo abbastanza diretto sia con Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, sia con i principali leader dell'Ue, Olaf Scholz, Cancelliere tedesco, ed Emmanuel Macron, presidente francese. Quindi è opinione diffusa nella maggioranza che quei richiami di ieri con quegli accenti forti siano in qualche modo non solo il pensiero dello stesso Mattarella ma anche delle istituzioni europee e dei leader dei principali Paesi dell'Unione.