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Decreto Caivano, più facile il carcere per i minori: via libera dal Cdm

di redazione politica

Più facile il carcere per i minori. Salta la stretta sui siti porno. Acli contro Meloni. Fabio Ciciliano sarà il commissario per la riqualificazione

Decreto legge anti-baby gang, ok Cdm a misure contro disagio giovanile

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge con misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, un testo pensato anche alla luce dei fatti avvenuti a Caivano, dove sono avvenuto dei presunti stupri di gruppo ai danni di due minorenni.

Le misure contenute nel Dl Caivano saranno illustrate nel corso di una conferenza stampa in programma oggi pomeriggio. Tra le norme in un primo momento inserite nel testo, secondo quanto si apprende, non dovrebbe comparire quella legata alla possibilità per il Questore di vietare l'utilizzo dei telefoni cellulari per i minori incriminati. La riunione del Consiglio dei ministri è durata quasi due ore. 

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Più facile il carcere per i minori

Sarà più facile per i minori finire in carcere: nel dl approvato dal Consiglio dei ministri si abbassa da 9 a 6 anni la soglia della pena che consente di applicare la misura della custodia cautelare. Nel testo non c'è invece l'abbassamento dell'età per l'imputabilità.

GUARDA LA CONFERENZA STAMPA POST CDM

 

 

In testo non c'è stretta su siti porno

Non ci sarebbe la stretta sull'accesso dei minori ai siti porno nel dl approvato dal Consiglio dei ministri. Secondo quanto si apprende la norma voluta dalla ministra Roccella non sarebbe entrata nel provvedimento.

Individuato in Cdm nome commissario riqualificazione

Sara' Fabio Ciciliano il commissario per la riqualificazione del comune di Caivano. Secondo quanto apprende l'AGI da fonti che hanno partecipato al Consiglio dei ministri nella riunione odierna a palazzo Chigi e' stato individuato il nome e condiviso dal Cdm. Dopo la pubblicazione del dl Caivano ci sara' poi un dpcm per la nomina ufficiale di Ciciliano. 

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Tajani: "Stop cellulari? Non risolutivo"

"Lo stop ai cellulari? Non è una questione risolutiva. Certamente per un giovane è un segnale forte ma non è che si risolve perché poi, magari, se lo fanno prestare dal fratello o trovano il modo di usarlo". Lo ha detto il segretario di FI e vicepremier Antonio Tajani interpellato a margine della presentazione della legge 'Mai sole' su una delle misure emerse del dl contro le baby gang. "E' uno strumento aggiuntivo, io penso sempre che l'aspetto fondamentale sia la rieducazione in carcere, per questo è giusto che gli istituti di detenzione minorile ci puntino ancor più degli altri", aggiunge.

Acli: "Serve educare non inasprire le pene"

"La criminalità minorile è un problema, ma quello che bisogna fare per risolverlo è prevenirlo". Così in una nota ha dichiarato il presidente nazionale delle Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani), Emiliano Manfredonia. "La pena deve avere uno scopo rieducativo, soprattutto nel caso di minori - dichiara Manfredonia - abbassare l'età imputabile sposta la responsabilità di noi adulti sui ragazzi, magari nati in contesti in cui l'illegalità è molto diffusa. A 12, 13 anni sappiamo bene che tanto ancora si può fare per aiutare questi bambini e le loro famiglie. Gli autori di reati, specie se minorenni, devono essere aiutati a comprendere la gravità del fatto compiuto, per diminuire le recidive: in questo la giustizia riparativa è un valido strumento". Le Acli, tramite i suoi servizi educativi e il proprio ente di formazione professionale Enaip, e attraverso le attività proposte sui territori come lo sport, i doposcuola e gli spazi giovani, "cercano di contrastare l'abbandono scolastico, il bullismo, la violenza, l'isolamento sociale, sostenendo le famiglie nel delicato compito educativo e cercando di riempire di qualità il tempo di bambini, adolescenti e giovani".