Politica

Dl Pa, salta l'emendamento Difesa. Camera, esultano le opposizioni Pd e M5S

Pd: "Il governo ammette di aver commesso un grave errore". M5S: "Bloccato tentativo di accelerare corsa al riarmo"

Decreto Pd, M5s: "Bloccato il tentativo di accelerare la corsa al riarmo"

"Il blitz con cui il governo ha inserito nottetempo nel decreto Pa un emendamento per ridefinire e potenziare il ruolo del direttore nazionale degli armamenti non e' stato grave solo per questioni di metodo, ma anche nel merito perche' conferma la preoccupante deriva bellicista di questo esecutivo e la sua vicinanza alla lobby delle armi. Grazie alla nostra opposizione l'emendamento e' stato ritirato, ma vigileremo affinche' non venga ripresentato in altri provvedimenti".

Lo dichiarano i capigruppo del Movimento cinque stelle delle commissioni Difesa di Camera e Senato, il deputato Marco Pellegrini e il senatore Raffaele De Rosa, che aggiungono: "Con questa modifica, si voleva sdoppiare la figura del segretario generale della Difesa che oggi dirige sia l'area tecnico-amministrativa, sia le acquisizioni di armamenti, creando due figure dedicate per velocizzare le procedure di procurement di sistemi d'arma. Una prospettiva che desta profonda preoccupazione nel presente contesto di corsa al riarmo e di iniziative europee, che ci vedono del tutto contrari, per velocizzare la produzione nazionale di armi e munizioni. Una proposta - proseguono Pellegrini e de Rosa - che risulta ancor piu' inquietante considerato che il futuro direttore nazionale degli armamenti, secondo il governo, potrebbe essere anche un dirigente civile di fiducia del ministro della Difesa, con evidenti rischi di conflitto di interessi vista la passata attivita' di Crosetto a capo dell'associazione delle industrie belliche".