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Dl Rilancio, habemus i 55 miliardi. Su Affari tutti i punti chiave. LEGGI
Accordo nella notte tra i partiti della maggioranza di governo. Via libera anche dal Movimento 5 Stelle
Dl Rilancio da 55 miliardi: Consiglio dei ministri per l'ok definitivo
L'accordo sulla regolarizzazione dei migranti e la quadratura trovata delle coperture delle misure economiche, apre la strada all'approdo del Decreto Rilancio in Consiglio dei ministri. La riunione, prevista inizalmente per le 14 di oggi, è slittata ma Affaritaliani è in grado di fornire alcune anticipazioni del decreto che verrà approvato. "Nessun problema di coperture", assicurano dal ministero dell'Economia: arriva l'allungamento della Cassa Integrazione (per circa 10 miliardi) e stanziamento di 4 miliardi e mezzo per le indennità di autonomi, Co.Co.Co, stagionali, artigiani e commercianti; la cancellazione del saldo e acconto Irap di giugno per tutte le imprese da 0 a 250 milioni di fatturato, con uno stanziamento di circa 4 miliardi di euro; 12 miliardi di liquidità agli enti locali per il pagamento tempestivo dei propri debiti nei confronti dei fornitori; 10 miliardi alle Pmi (fino a 5 milioni di fatturato) di cui: 6 miliardi di ristori a Fondo perduto, 1 miliardo e mezzo per gli affitti commerciali, 600 milioni per l’eliminazione degli oneri di sistema in bolletta sulle bollette per 3 mesi. Poi 2 miliardi stanziati per l’adattamento dei locali aperti al pubblico (credito di imposta cedibile pari al 60% delle spese sostenute, con un limite di 80 mila euro ad azienda) che si aggiungono al credito di imposta sanificazione (ulteriormente rifinanziato); 2,5 miliardi per il turismo e la cultura; 5 per sanita' e sicurezza, nello specifico: 1,4 miliardi per 3.500 nuovi posti letto in terapia intensiva e oltre 4.200 in semintensiva, 1,2 miliardi per l'assunzione 10mila infermieri e il potenziamento assistenza territoriale e 1,5 miliardi per il rifinanziato del Fondo emergenze Nazionali. E da Palazzo Chigi dichiarano "raggiunto l'accordo politico".
Dl Rilancio da 55 miliardi: le parti in causa sono soddisfatte
Dl rilancio, ecco i punti chiave su Affaritaliani.it// LEGGI |
I ministri si rimettono al lavoro sul testo. E dal Pd Peppe Provenzano conferma all'unisono con Crimi l'intesa che, specifica, riguardera' braccianti, colf e badanti, anche italiani: "Non e' una questione di bandierine ma di diritti", aggiunge puntuto. L'impianto, sottolineano fonti Dem, resta sostanzialmente invariato, con i due binari definiti dal Viminale per l'emersione del lavoro in nero e i permessi di soggiorno temporaneo ai lavoratori stranieri. Arrivano pero', a quanto emerge, le rassicurazioni attese dal M5s con alcune modifiche, a partire da una precisazione ulteriore delle norme per escludere dalla sanatoria i datori di lavoro condannati per caporalato o reati come lo sfruttamento di prostituzione e immigrazione clandestina. Sul fronte economico, dopo i problemi emersi al tavolo tecnico in particolare sulle coperture della cassa integrazione, il ministero dell'Economia assicura che non ci sono problemi sulle risorse.
Tra le varie misure arrivano 2 miliardi per gli interventi che consentiranno la ripartenza delle attivita' produttive e dei negozi adeguandosi alle norme anti-covid, circa 10 miliardi per ulteriori settimane di Cig e 4 miliardi e mezzo per il bonus autonomi, 12 miliardi di liquidita' agli enti locali per il pagamento tempestivo dei propri debiti nei confronti dei fornitori, azzeramento dell'Iva per i dispositivi di protezione individuali, 500 milioni per colf e badanti.
Dl Rilancio, Cassa integrazione veloce: l'Inps anticiperà il 40% su tutti gli assegni
La Cassa integrazione in deroga sarà autorizzata dall'Inps e non più dalle Regioni, inoltre l'Inps anticiperà subito il 40%. Anticipo che vale anche per gli altri due ammortizzatori sociali finanziati dal decreto Cura Italia e rifinanziati dal decreto Rilancio per un totale di 20 miliardi: la Cassa integrazione ordinaria e l'assegno ordinario erogato dal Fis, il Fondo di integrazione salariale. Le nuove regole però si applicano solo dall'entrata in vigore del decreto per la Cig in deroga e dal trentesimo giorno dell'entrata in vigore del decreto (cioè da metà giugno) per le altre Cig. Così prevede la bozza del decreto Rilancio, all'esame del Consiglio dei ministri.