Politica

Draghi: "Io ora non recito più, guardo i potenti da fuori". La frase criptica

L'ex Bce rompe il lungo silenzio e affronta alcuni temi caldi: "Gas russo? Bisogna continuare sulla via dell'indipendenza da Mosca"

Draghi continua a dettare l'agenda: "Smarcarsi dal gas di Putin"

Mario Draghi torna a parlare dopo un prolungato silenzio e lo fa in occasione della presentazione del libro del celebre vignettista del Corriere della Sera Emilio Giannelli "Un'Italia da vignetta". Tra una battuta e una risata però, l'ex premier dice anche alcune cose importanti. Come sul suo futuro politico. "Le vignette di Emilio Giannelli - dice Draghi al Corriere - riportano i potenti con i piedi per terra. Sono più vanitosi degli altri — nota — e tendono a vedere di sé cose che non esistono. E qui arriva Giannelli a riportarli a terra, a dire "non immaginarti diverso da quello che sei". Draghi sorride di sé — "il disegno di Giannelli mi ha fatto capire che per me non c’è la possibilità di essere simmetrico" — e degli altri — "quando li vedevo mi tornavano in mente le vignette su di loro".

Draghi poi - prosegue il Corriere - cita il noto aforisma "gli italiani sono tutti attori e i peggiori stanno sul palco", che precisa di non condividere, ma aggiunge divertito di aver fatto anche lui "parte della recita, ma ora non più, io sono un ex". «Mai dire mai» ribatte scherzosamente il presidente della Fondazione Ferruccio de Bortoli che ha introdotto la serata. L’ex premier torna su un disegno di quasi un anno fa, all’inizio della guerra, in cui viene immaginato da Giannelli disteso sull’enorme tavolo di Vladimir Putin, in una sorta di incontro ravvicinato sul gas. "Quella vignetta — dice Draghi — illustra perfettamente ciò che in quei giorni era il mio dovere: fare il possibile per assicurare al nostro Paese l’indipendenza dal gas russo. Ed è ciò — aggiunge — che dobbiamo continuare a fare".