Politica
Draghi non conosce la differenza tra Stato e Chiesa
Di Vincenzo Sofo, europarlamentare FdI
“Che ore sono?”
“Mia cugina ha gli occhi azzurri”
A chi non è mai capitato di avere una conversazione con un interlocutore che rispondeva Roma per Toma facendovi sentire al centro di uno spettacolo del teatro dell’assurdo?
Sicuramente è capitato al Vaticano che dopo aver affermato che il DDL Zan non rispetta i Concordati e la libertà di pensiero dei cattolici si è sentito rispondere da Draghi “L’Italia è uno Stato laico”. E quindi? Cosa c’entra il laicismo dello Stato italiano in questo contesto? A Draghi è chiaramente sfuggito il fulcro del discorso.
Il fatto che lo Stato Italiano sia uno Stato laico è un dato di fatto ma ha ben poco, anzi nulla, a che fare con quanto affermato dal Vaticano riguardo al DDL Zan.Il Vaticano ha affermato che il disegno legge non rispetta i Concordati, ovvero gli accordi tra due Stati sovrani: Italia e Vaticano.
La questione non è la laicità dello Stato italiano. La questione è che lo Stato italiano è tenuto a rispettare gli accordi che prende con altri Stati.
Il Vaticano si è ben guardato dal voler fare ingerenze e ha semplicemente voluto ricordare all’Italia che il disegno legge, qualora approvato, andrebbe a interferire con gli accordi esistenti tra Italia e Vaticano.
Quindi, riassumendo per chiarificare le idee a chi non ha ben compreso: il Vaticano si è rivolto all’Italia da Stato a Stato e il punto è il rispetto degli accordi esistenti tra i due Stati. L’essere uno Stato laico e non confessionale non c’entra nulla. Esattamente come non c’entra nulla che tua cugina ha gli occhi azzurri se ti chiedo che ore sono.
Come ha ribadito Giorgia Meloni, “Io penso che queste siano materie sulle quali chiaramente i Parlamenti degli Stati nazionali hanno tutto il diritto di legiferare poi ci sono le questioni come quella del rapporto tra lo Stato italiano e la Santa Sede che non riguardano il tema dell’ingerenza ma riguardano il rapporto tra due Stati che hanno un accordo e una di quelle due autorità sovrane dichiara in buona sostanza che quell’accordo rischia di essere violato”.