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Draghi stravolge la comunicazione. Addio al "roccocasalinismo". Autorevolezza

Il premier ha scelto come suoi portavoce figure di alto profilo. Basta retroscena di palazzo, ci sarà un chiara e puntuale agenda di governo

Draghi stravolge la comunicazione. Addio al “roccocasalinismo”. Autorevolezza

Il nuovo governo Draghi è ormai operativo. Mancano da definire le figure di completamento della squadra, i sottosegretari, che saranno ufficializzati nei prossimi giorni e poi tutte le figure chiave saranno al loro posto per dare vita al nuovo esecutivo. Con l'ex presidente della Bce a palazzo Chigi, verrà stravolta anche la comunicazione - si legge sulla Stampa - dal metodo del "rinvio permanente" del predecessore Giuseppe Conte all’individuazione immediata di un’agenda definita e di una scaletta di priorità da perseguire senza indugi. E la chiara indicazione dell’esigenza di correre su questioni che, in precedenza, restavano tendenzialmente nel limbo. Mario Draghi "l’accelerazionista" in politica è, altresì, il neopresidente del Consiglio che ha appena introdotto lo "stile banchiere centrale" nella comunicazione politica nostrana. Finita a palazzo Chigi la stagione del “roccocasalinismo”, pilastro del contismo, siamo entrati nella nuova fase del «governo del Paese», quello “senza aggettivi” e di responsabilità nazionale.

A riprova dello «stile banchiere centrale» - prosegue la Stampa - applicato anche al paradigma comunicativo, è arrivata infatti ad affiancare Draghi Paola Ansuini, ed è entrato nello staff quale consigliere per le relazioni con i media internazionali il giornalista Ferdinando Giugliano. Figure di elevata professionalità, e comprovata competenza (ex Bankitalia e con un solidissimo background internazionale), che fanno plasticamente intendere il tramonto del retroscenismo di palazzo per il periodo a venire. E, dunque, parleranno i fatti (insieme ai numeri), secondo il modello di una comunicazione, basata sull’essenzialità e declinata in termini di sobrietà, che poggia direttamente sulla dotazione di autorevolezza e credibilità di Mario Draghi.