Elezioni 2018 M5S "Io, ostaggio di Di Maio e Casaleggio"
Rocco Monaco: “Per Brindisi il Movimento sceglie una candidata nemmeno eletta nel suo piccolo comune. Una decisione assurda”
Di Rocco Monaco, presidente Nazionale Associazione Nazionale Consumatori UTELIT
"Per oltre quindici giorni sono stato ostaggio dell’ambiguità e del calcolo di Luigi Di Maio, Davide Casaleggio e dei vertici del Movimento Cinque Stelle. Da settimane infatti avevo riconfermato la mia disponibilità alla candidatura per il Movimento, colta dallo stesso Di Maio lo scorso 11 gennaio quando mi ha chiesto tramite mail di inviare urgentemente il mio curriculum vitae con lettera di presentazione. Da allora, nei miei confronti, solo il silenzio e il giocare a rimpiattino da parte dei vertici nazionali e Pugliesi del Movimento, Laricchia, Bozzetti in primis.
Durante questi quindici giorni di assoluto silenzio, che la dice lunga sulla mancanza di educazione e rispetto verso gli altri di Di Maio e dei suoi, ho rinunciato per senso di responsabilità ed appartenenza alle numerose proposte che mi sono pervenute da altre forze politiche che mi offrivano candidature in collegi sicuri.
Mi chiedo: è per evitare il mio impegno diretto con altri che nessuna risposta è arrivata? O è forse perché il mio carattere fermo e la mia storia non possono essere piegate a logiche di corrente?
La mia storia è forse troppo rivoluzionaria e simile a quella di Beppe Grillo per far parte di una squadra fatta, nei collegi uninominali, quasi unicamente da accademici. Denoto con rammarico che Di Maio ha voluto una squadra di figurine fedeli solo a lui più che ai territori che dovranno votarli. Un gruppo di ‘yes man’ chiamato a prendere ordini, così come lo stesso Di Maio, dalla Casaleggio Associati.
Con tutto il rispetto, il Movimento ha scelto in provincia di Brindisi una persona come Anna Macina, che con 447 voti non fu capace nemmeno di entrare in Consiglio Comunale da candidata Sindaco. Che questa scelta non sia solo la volontà del coordinatore provinciale Gianluca Bozzetti di marcare il territorio con una propria fedelissima?
Questa situazione è l’esempio concreto di come le candidature siano state scelte con approssimazione e dilettantismo. Queste sono le persone che dovrebbero governare l’Italia?
Ora la bolla sta esplodendo: sono migliaia i ricorrenti, in sede civile e penale, contro le esclusioni dalle liste dalle parlamentarie, che hanno inviato raccomandate postali A1. Oltre 200.000€ di spesa guardacaso incassate proprio Poste Italiane, che figura tra i partner di un convegno del 14 novembre scorso (“B2B: il futuro digitale del business tra aziende – II edizione”) organizzato dalla Casaleggio Associati. Va detto anche, che la maggior parte di queste raccomandate ad oggi non risulta nemmeno ritirata nei termini. Tutto questo sembra una vera e propria truffa, ai danni di quanti hanno creduto nel Movimento Cinque Stelle. Contro tutto questo per questi motivi, l’UTELIT-CONSUM sta valutando di costituirsi ad adiuvandum nei vari procedimenti civili e penali contro il Movimento, intentati da numerose altre associazioni di consumatori come il CODACONS e comitati di cittadini, anche pugliesi.
Alla luce di tutto questo, mi chiedo: il Movimento Cinque Stelle ha ancora qualcosa di quello fondato da Beppe Grillo o dell’energia di Alessandro Di Battista? Oppure oggi è più conveniente essere quello in doppiopetto di Luigi Di Maio, Davide Casaleggio e del loro cerchio magico?
Perché il M5S teme le persone che hanno una storia di impegno davvero a servizio a servizio della gente?"