Elezioni 2018 Marco Rizzo (Partito Comunista): governeranno l'Ue e la Bce - Affaritaliani.it

Politica

Elezioni 2018 Marco Rizzo (Partito Comunista): governeranno l'Ue e la Bce

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Elezioni politiche 2018, Intervista di Affaritaliani.it a Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista


Rizzo, le elezioni si avvicinano, come vede il futuro del Paese dopo il 4 marzo?

 

Penso che con tutta probabilità non ci sarà una maggioranza politica di governo, ma anche se ci fosse il programma del prossimo governo è già scritto. I richiami di Juncker, dell'Unione Europea, della BCE da una parte, le tirate d'orecchie della Confindustria dall'altro contano molto di più delle promesse elettorali. Saranno loro a governare davvero. Ricominceranno i discorsi sulla "responsabilità" sulla necessità di tenere fede ai patti europei e alla fine riprenderanno le politiche antipopolari. Questo è il motivo principale della grande disaffezione rispetto alla politica.

 

Sembra descrivere uno scenario apocalittico e senza uscita. Non esiste alcuna forza politica che possa cambiare questa situazione, a destra a sinistra o i cinque stelle?

 

Gramsci una volta scrisse che in ogni grande crisi il vecchio mondo stenta a morire e il nuovo non riesce ancora a nascere e nel mezzo ci creano i mostri. Mi sembra una descrizione calzante allo scenario attuale. Siamo di fronte a una crisi strutturale di un sistema economico, che si riflette direttamente sulla politica determinando una grande sfiducia verso le forze tradizionali. Il problema è che l'antipolitica o le forze che appaiono come opposizione non hanno in mente alcun modello differente di società.  Per tornare all'argomento di prima, senza rompere con i trattati e i vincoli europei, senza ripudiare un debito pubblico frutto della speculazione di banche internazionali non si potrà realizzare alcuna delle promesse che vengono fatte in campagna elettorale da destra, sinistra, tantomeno dai cinque stelle.

 

Quindi bisogna uscire dall'Unione Europea e dall'euro come dicono Lega e estrema destra?

 

In realtà la Lega si è rimangiata tutto perché fa pienamente parte di questo sistema. Chi aveva pensato a Salvini come un'alternativa al tradimento della sinistra oggi dovrà ricredersi davanti alla sua alleanza con Berlusconi promosso salvatore della nazione dalla Merkel e dal partito popolare europeo. Stesso discorso vale per i cinque stelle ormai inginocchiati davanti ai poteri forti pur di governare. Si sono tutti rimangiati le promesse, salvo noi, che non abbiamo nulla a che spartire con la posizione della destra. E' dal 1957 che i comunisti sono contro il mercato comune europeo, poi è arrivata la sinistra radical chic a lasciare alla destra questa battaglia, ovviamente con obiettivi e visioni diverse. Noi non vogliamo rompere l'Unione Europea per fare la guerra ai padroni stranieri per conto di quelli italiani, vogliamo una società senza padroni. Solo noi vogliamo cambiare davvero.

 

L'immigrazione è un tema centrale in questa campagna elettorale, molto sentito, specialmente nei quartieri popolari che vi stanno tanto a cuore. La vostra posizione?

 

L'immigrazione non è una cosa bella, ma una tragedia per chi decide di abbandonare il proprio Paese. Non sono convinto come una certa sinistra che sia una ricchezza, penso invece finisca per diventare uno strumento usato dai capitalisti per abbassare ulteriormente i diritti e i salari dei lavoratori.  Due proposte. Fine delle politiche imperialiste, delle guerre e dell'esproprio delle ricchezze  per assicurare a tutti di poter vivere nella propria terra. Salario minimo garantito per evitare la competizione al ribasso sui diritti dei lavoratori. Il resto sono chiacchiere, non sono gli immigrati che tolgono la casa, ma la speculazione edilizia. Lottare contro l'immigrazione significa lottare contro il capitalismo, non contro l'immigrato che ne è vittima, come fa la destra. Poi c'è un grande assente in tutta questa discussione: l'emigrazione. Centinaia di migliaia di giovani italiani che lasciano l'Italia per mancanza di lavoro. Le proposte comuniste contro la disoccupazione e per la difesa della produzione dalle delocalizzazioni sarebbero la soluzione. Le logiche sono le stesse, è un sistema ingiusto che va abbattuto.

 

L'estrema destra avanza, non pensa che una sinistra divisa ne aiuti la crescita?

 

Penso che una sinistra che fa politiche antipopolari come fatto da Renzi sia la migliore alleata della crescita dei neofascisti. L'utilizzo elettorale dell'antifascismo da parte del PD per fare la chiamata al voto utile sta facendo disastri nelle periferie, lasciando che migliaia di giovani finiscano preda dei neofascisti perché portati a credere che siano una forza anti-sistema. Allearsi con chi approva le politiche europee, taglia i servizi sociali, vota a favore di banche e Confindustria in nome del voto utile, sarebbe un altro aiuto ai fascisti. Se la sinistra fosse stata coerente non ci sarebbe nessuna crescita dell'estrema destra.

 

A sinistra in molti vi accusano di non condividere le battaglie sui diritti civili, di non aver partecipato ai percorsi di lotta delle donne, di essere nei fatti un partito conservatore. Cosa risponde?

 

Non è così, noi diciamo solamente che I diritti civili non possono sostituire come orizzonte di lotta quelli sociali. Bene le unioni civili, ma alla fine la contraddizione principale è quella capitale/lavoro. La donna ricca e la donna povera, il grande stilista gay e l'operaio gay non sono uguali in una società capitalistica.  La sinistra in questi anni ha tradito i lavoratori mentre faceva grandi disquisizioni sul genere lessicali. Fiumi di parole per domandarsi se fosse più giusto dire il presidente o "la presidente", il sindaco o "la sindaca". Scemenze, che non toccano i problemi reali. E alla fine è tutta fuffa. Sa perché? Noi siamo la lista col più alto numero di candidate donne capolista, l'unica che supera la metà, il 52,5% per esattezza. Non lo abbiamo ricercato, è successo. Perché le nostre candidate non sono quote rosa ma militanti comuniste, insegnanti, infermiere, operaie che vivono ogni giorno le contraddizioni di questa società e animano le lotte. Se sono lì è perché sono le migliori candidate, non perché sono donne immagine. Per noi la questione è la parità salariale e la difesa dei diritti sociali: asili, scuola, assistenza, non le battaglie borghesi.

 

Perché lavoratore dovrebbe votarvi?

 

Perché non facciamo promesse, salvo quella di stare dalla sua parte e lottare per i suoi diritti, che anche la sinistra ha abbandonato. Di fronte a un panorama politico desolante solo i comunisti propongono una visione di società alternativa. Solo noi parliamo di diritti dei lavoratori, di misure strutturali necessari, come la riduzione degli orari di lavoro, la redistribuzione della ricchezza, il blocco delle delocalizzazioni. Dietro il simbolo della falce e martello c'è questo: la prospettiva di una società diversa, in cui il potere sia dei lavoratori.