Politica
Elezioni, la calendiana Gelmini: "Dopo il voto avanti col metodo Draghi"

“Ho lasciato Forza Italia perché oramai si è appiattita sulla Lega Io da Berlusconi ad alleata con il Pd? Dipenderà molto dalla legge elettorale”
Elezioni, Gelmini: "Dopo il voto avanti col metodo Draghi"
Il "nuovo inizio" in Azione dopo i venti anni in Forza Italia "lo devo al presidente Draghi col quale ho collaborato per 17 mesi, al Presidente della Repubblica, agli italiani. E anche agli elettori di FI che non hanno condiviso la decisione di far cadere il governo". Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali, lo dice a La Stampa. Gli attacchi dei suoi ex compagni di partito? "Se un partito perde tre ministri di un governo che ha sostenuto, qualche domanda dovrebbero farsela. E come un disco rotto ripetono che dovremmo dimetterci... Peccato che le Camere siano sciolte: da cosa dovremmo dimetterci?", sottolinea.
FI, attacca, "ha lasciato le impronte digitali sulla caduta" del premier Draghi "solo per inseguire i calcoli elettorali di Salvini". Il partito di Berlusconi, insiste, "avrebbe dovuto distinguersi dalla Lega, invece l'appiattimento e' stato totale". Ora, spiega, la cosiddetta 'agenda Draghi' deve essere portata avanti: "Ho aderito ad Azione perché Calenda non ha avuto la benché minima esitazione ad indicare la necessità di proseguire su quella strada. Il manifesto di Azione è proiettato sulle imprese, sulle partite Iva, sui lavoratori: quei mondi per i quali mi sono sempre impegnata in politica".
E sul centrodestra conclude: "FI è junior partner della coalizione. Non temo derive autoritarie. Non è questo il punto. Ma da un lato c'è da governare uno dei sette Paesi più industrializzati al mondo e dall'altro c'è un contratto con l'Europa che vale 230 mld di euro e il partito di Giorgia Meloni è l'unico a non averlo votato".