Politica
Elezioni regionali, Ceccardi: "Vinco in Toscana e cade il governo"
Intervista di Affaritaliani.it a Susanna Ceccardi, candidata del Centrodestra alla guida della Regione Toscana ed europarlamentare della Lega
Come si fa a sconfiggere il Pd nella 'rossa' Toscana?
"Finora in Toscana aveva sempre vinto la sinistra, adesso gli schemi sono cambiati e la logica del rinnovamento e dell'alternanza si contrappone alla logica del potere stanco del Centrosinistra che governa la Regione da troppo tempo e che è anche in contrapposizione con se stesso".
Ovvero?
"La presa del PD su alcuni bacini elettorali storici, penso al mondo cooperativo, a quello delle banche (si pensi al caso Etruria o Monte dei Paschi) o ad esempio al mondo del pubblico impiego si sta sgretolando. Da qui al 31 dicembre, poi, in Toscana ci saranno 150mila disoccupati in più e oggi anche il tessuto del mondo del lavoro è a rischio. E la Regione a guida Pd non ha fatto niente per sollevare e aiutare il mondo delle imprese".
Qualche numero...
"Il Veneto ha stanziato 111 milioni di euro a fondo perduto per le piccole e medie imprese, il Piemonte 88, la 'rossa' Emilia Romagna che loro prendono a modello 45. La Toscana zero, a parte 5,6 milioni per le imprese che assumono a tempo indeterminato. Ma io che giro piccole e medie imprese, il discorso però vale anche per le grandi, nessuno assume oggi a tempo indeterminato con la paura che torni il Covid e che ci sia nuovamente il lockdown".
Quindi?
"La Toscana è messa davvero male, lo sfidante del Centrosinistra va in giro a dire a fare promesse dicendo "quando governeremo faremo", ma loro stanno già governando e in questa fase aspettare le elezioni prima di agire è troppo troppo rischioso. A parte le nostre proposte che abbiamo avanzato come coalizione di Centrodestra, la Regione ha bisogno di un piano choc adesso, subito, e quando governerò io, oltre a riparare ai danni fatti in passato, varerò misure importanti per favorire il rilancio del tessuto economico e la tenuta di quello sociale. Occorre ripartire dall'abbattimento della burocrazia e dalla riduzione delle tasse. In termini di 'total tax rate' dal 2011 al 2019 la Toscana ha segnato un più 2,2% mentre il Veneto un calo dello 0,6%. Una forbice di quasi tre punti percentuali che andrà assolutamente ridotta".
Come sono i rapporti con gli alleati di Centrodestra? All'inizio Forza Italia non era molto convinta di sostenerla...
"In questo momento sto andando all'inaugurazione di una sede di Forza Italia a Siena con gli onorevoli Mugnai e Tajani. Il loro sostegno non era scontato. In passato, ad esempio cinque anni fa, Lega e Forza Italia si erano presentate separatamente in Toscana. Oggi invece vedo un grande entusiasmo anche tra la loro base e una grande voglia di ribaltare la situazione e vincere. Mi sento davvero la candidata di tutta la coalizione di Centrodestra oltre che di movimenti civici, tantissimi professionisti, come ad esempio i medici, stanno aderendo al nostro progetto. E' una battaglia che coinvolgerà un'ampia parte della società civile".
Come stanno andando gli ultimi sondaggi?
"L'ultimo dato di Opimedia, ovvero la media di tutti i sondaggi, ci dà indietro di due punti, loro al 44 e noi al 42%. Ora che sono ufficialmente la candidata alla guida della Regione il vento è cambiato, sento da amici giornalisti e anche da esponenti di sinistra che dopo il confronto che ho avuto con lo sfidante Eugenio Giani la percezione si è modificata".
Crede nella vittoria insomma...
"Se non ci avessi creduto non mi sarei candidata. Sono parlamentare europea, potevo starmene là senza mettermi in gioco. Credo sempre nelle cose che faccio".
Se vince Susanna Ceccardi in Toscana cade il governo Conte a Roma?
"Spero che casa a prescindere, però la risposta è sì. Una mia vittoria potrebbe avere questo effetto e comunque sarebbe soprattutto un'impresa storica, la più grande degli ultimi trent'anni".
La sua Toscana chiederà l'autonomia come ha fatto ad esempio il Veneto di Luca Zaia?
"Anche il presidente uscente Enrico Rossi aveva avanzato l'idea di fare questa richiesta al governo. E' un'iniziativa trasversale che proviene da destra e da sinistra, anche Bonaccini in Emilia Romagna ha chiesto l'autonomia. Noi siamo già i firmatari di una proposta in tal senso in consiglio regionale".
Chiederete il massimo delle competenze a Roma?
"Nella trattativa si chiede sempre il massimo. Più autonomia per il territorio vuol dire più responsabilità, maggiore possibilità di manovra e meno vincoli da parte del governo nazionale sulle scelte che riguardano i toscani. Sì, chiederemo il massimo dell'autonomia per la Regione".