Elezioni sondaggi Pd crollo, con la frattura solo le briciole a Renzi
Elezioni sondaggi Pd crollo, effetto scissione e 'liberi e uguali': pochissimi collegi per il Pd e per Renzi
Grasso: "Il vero voto utile è quello per noi". Renzi: "Votarli significa favorire Salvini e Berlusconi". A sinistra è già iniziata la competizione fra 'liberi e uguali', la lista unitaria Articolo 1-SI-Possibile, e il Partito Democratico. Una competizione che potrebbe far diventare le prossime elezioni politiche una sfida a due tra il Centrodestra e il Movimento 5 Stelle.
La nuova formazione guidata dal presidente del Senato parte da una base del 6% e, potenzialmente, stando agli esperti di sondaggi, potrebbe spingersi fino al 10-12%. Il Pd, invece, ha toccato il minimo storico sotto il 24%. E anche se alleato a Pisapia, Alfano e agli europeisti della Bonino potrebbe restare ampiamente sotto il 30%.
Con il Rosatellum 2.0 Renzi rischia di perdere in tutti i collegi del Nord Italia (forse resta in corsa in 2 o 3 di Milano e Torino) e in quasi tutti quelli del Sud e delle Isole, con una debacle in particolare in Sicilia e in Puglia. Ma anche nelle Regioni rosse la competizione a sinistra rischia di avvantaggiare il Centrodestra in molte zone, soprattutto nelle Marche, in Umbria e nelle province di Piacenza, Parma, Massa-Carrara e Lucca.
Insomma al Pd potrebbero restare le briciole in termini di collegi uninominali alla Camera e al Senato (zero a 'liberi e uguali') e con la sola parte proporzionale il forte ridimensionamento nel prossimo Parlamento in termini di seggi è praticamente assicurato. Forse ha davvero ragione Berlusconi: la sinistra si è autoesclusa e la vera sfida è con Di Maio e i 5 Stelle. Vedremo se Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia sapranno (e vorranno) concretizzare una vittoria che appare sempre più a portata di mano.