Elezioni sondaggi Pd crollo con lo ius soli. Stop. Avanti sul biotestamento
Elezioni sondaggi Pd, Renzi decide l'agenda in base alle alleanze e ai sondaggi
La decisione è presa. Sì al biotestamento, no allo ius soli. Matteo Renzi ormai segue due input per le sue decisioni politiche di fine legislatura, dettando così l'agenda al governo Gentiloni: le alleanze in vista delle Politiche e i sondaggi. L'estensione della cittadinanza ai figli degli immigrati serviva per cercare un disperato accordo elettorale con i bersaniani di Articolo 1, ma ora che Mdp, insieme a Sinistra Italiana e Possibile, ha comunque deciso di correre contro il PD, chiudendo le porte al mediatore Piero Fassino, lo ius soli non serve più. Meglio così, per certi versi.
Anche perché i renziani sanno perfettamente che la legge sulla cittadinanza ai figli degli immigrati, se approvata, avrebbe portato a un tracollo elettorale con il Partito Democratico pericolosamente in calo verso quota 15% (secondo alcune stime interne). Il biotestamento, invece, sondaggi alla mano, non comporta perdite di consensi e soprattutto serve per convincere Campo Progressista di Giuliano Pisapia e i filo-Europa di Emma Bonino e Benedetto Della Vedova a stringere un patto elettorale con il Pd (la cosiddetta coalizione bonsai, sempre meglio di niente). E i dubbi di Alternativa Popolare? Superabili - dicono i renziani - con qualche collegio sicuro e blindato per gli alfaniani nelle Regioni rosse. E comunque Ap, ricordano al Nazareno, è sempre stata più ferma sul no allo ius soli che sul tema del biotestamento.