Elezioni sondaggi Pd crollo. Ius soli legge? Crollo Pd alle elezioni politiche
Elezioni sondaggi Pd crollo se ius soli diventa legge. Renzi lavora, dietro le quinte, per affossare lo ius soli
Sarà il ballottaggio a Ostia, saranno le dimissioni di Tavecchio, sarà l'addio di Di Battista al Parlamento, sarà lo sciopero della Cgil sulle pensioni, sarà l'ennesimo schiaffo all'italietta insignificante da parte dell'Europa sull'Ema. Fatto sta che da qualche giorno lo ius soli, che avrebbe dovuto essere lo strumento per ricompattare il Centrosinistra in una sorta di gioiosa macchina da guerra di occhettiana memoria, è completamente scomparso dal dibattito politico. Anche e soprattutto nel Partito Democratico.
Un puro caso? Non proprio. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, Matteo Renzi si starebbe adoperando per allontanare il più possibile l'approdo in Aula della legge che estende la cittadinanza italiani ai figli degli immigrati nati nel nostro Paese. Nonostante gli impegni solenni e le parole di principio, pronunciate anche durante l'ultima Direzione Nazionale, lo ius soli a pochi mesi dalle elezioni politiche sta diventando una specie di incubo ai piani alti del Nazareno. Tra i renziani è opinione diffusa che, nel caso di approvazione della legge da parte del Parlamento, il Pd possa subire un vero e proprio tracollo nelle urne con l'incubo inconfessabile di un drastico ridimensionamento fino al 15%.
D'altronde, l'emergenza immigrazione clandestina è percepita da parte della maggioranza della popolazione come uno dei principali problemi del Paese. E sul banco degli imputati ci sono proprio gli ultimi governi dem, Renzi e Gentiloni, rei di aver fatto entrare chiunque senza distinguere tra chi scappa dalla guerra e chi invece è un migrante economico, quindi clandestino, causando di fatto non pochi problemi di ordine pubblico. Un conto sono le belle parole sull'estensione dei diritti e un conto sono i voti nei seggi elettorali. Per questo motivo Renzi e renziani, rigorosamente dietro le quinte, stanno lavorando per cercare con qualche scusa di dilatare i tempi ed evitare così che lo ius soli arrivi in Aula. Per poi dire, "ci abbiamo provato, lo faremo in futuro". Almeno questa è l'incofessabile speranza.