Politica

"Espropriare Fiat agli Agnelli. Da Pd e M5S soltanto chiacchiere..."

Di Alberto Maggi

Prestito a Fca, Repubblica, Agnelli... Intervista di Affaritaliani.it al segretario generale del Partito Comunista Marco Rizzo



 

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Marco Rizzo da piccolo con il padre Armando

Il governo dovrebbe garantire il prestito da 6,3 miliardi di euro chiesto da Fca?
"Assolutamene no, per una serie di motivi. Uno di questi è che la ex Fiat nel corso del tempo ha ricevuto finanziamenti pubblici dallo Stato per un'entità superiore a tre volte il suo valore, basta fare la somma di tutti i finanziamenti da qando esiste il gruppo dal Dopoguerra in poi".

Il secondo motivo?
"La fusione della capogruppo produrrà un dividendo enorme e quindi la famiglia Agnelli avrebbe la liquidità per sostenere il gruppo, ma la tiene nella capogruppo per distribuire il maxi-dividendo pre-fusione con Psa. Quel maxi-dividendo che non verrà tassato perché ha la sede legale in Olanda. Nessuna casa automobilistica europea, tranne il gruppo Nissan-Renault, ha la sede fuori dal proprio Paese. Ma c'è dell'altro...".

Dica...
"Qualche sindacalista concertativo di bocca buona ha detto che però ci sono in ballo oltre 80mila posti di lavoro in Italia, ma è stato fatto il calcolo di quanto prenderebbero questi lavoratori se quei soldi venissero dati direttamente a loro? 108mila euro a testa e camperebbero per 5 anni (ma non è questa la soluzione assistenziale che io vorrei e che serve ai lavoratori)".

Quindi?
"Sono tutte motivazioni pesantissime, sono macigni. Ho sentito sussurrare da alcuni esponenti di questo governo, come l'ex minisro Orlando del Pd e altri del M5S che forse il finanziamento dovrebbe essere erogato solo quando il gruppo riportasse la sede legale in Italia evitando così il dumping fiscale. Bene, dato che questo non avverrà, che cosa faranno? Faranno cadere il governo? No, allora zitti, sono solo chiacchiere".

 

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Libretto Mutua Aziendale Lavoratori Fiat di Armando Rizzo

Lei conosce molto bene la Fiat, suo padre lavorava a Mirafiori...
"Esatto, mio padre ha lavorato prima alla Pininfarina, poi dal 1949 e per oltre 30 anni alle carrozzerie di Mirafiori. Conosco bene quel clima, dai 'rufian' alla 'busiarda' (come gli operai Fiat qualificavano quel mondo, fatto di ruffiani e di un giornale, La Stampa, definito la bugiarda). Inoltre ho fatto la mia stessa laurea in scienza politiche nel 1984 sull'innovazione tecnologica e il caso Fiat, che venne pubblicata da alcune riviste (Ex Machina, Politica ed Economia). Diciamo che ho una certa dimestichezza a trattare dell'argomento".

Che cosa proprone per Fca?
"Nazionalizzare la Fiat espropriandone la proprietà, non traformandola però in un carrozzone tipo Iri ma affidandone la gestione direttamente ai lavoratori. E senza Elkann. Qualcuno pensa che il management, i tecnici e i lavoratori ex Fiat non saprebbero produrre automobili?".

 

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     La tesi di laurea sulla Fiat di Marco Rizzo del 1984

Veniamo a Repubblica, giornale controllato dagli Agnelli. Il cdr aveva promesso fuoco e fiamme contro lo stop del direttore Molinari alla pubblicazione di un comunicato su Fca. Poi tutto è rientrato e non si è dimesso...
"Siamo abituati a conoscere i giornalisti di Repubblica, e non solo. Erano così con De Benedetti, sono così con gli Agnelli. Il diritto all'informazione, quella vera, lo troviamo solo nei film. Il film sul Watergate con Robert Redford e Dustin Hoffman è agli antipodi rispetto alla realtà.

Gli Agnelli usano i loro giornali per fare pressione sul governo?
"Il cambio complessivo di direzione politica dell'intero gruppo editoriale con Giannini a La Stampa e  con l''abile' Molinari a Repubblica, prefigurava già tutto questo".

Forse dovrebbe farsi sentire il fondatore, Scalfari...
"Probabilmente Eugenio Scalfari ha esaurito la sua funzione nella grande perizia che impiegò per costruire Repubblica, che aveva come unico obiettivo lo scioglimento del Pci".

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Libretto Mutua Aziendale Lavoratori Fiat di Armando Rizzo
 

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Marco Rizzo da piccolo con il padre Armando