Politica

Europee, vince Cateno De Luca. Il governo non accoglie la richiesta di Rizzo

di Redazione

Palazzo Chigi: "Opportuno non accogliere la richiesta sulle firme di Democrazia Sovrana Popolare"

Nessun taglio del numero di firme per presentare le liste


Nessun intervento sulla raccolta delle firme per le liste. Fonti di Palazzo Chigi chiudono la querelle sviluppatasi in queste ore ricordando che ieri il coordinatore di Democrazia sovrana e popolare, Marco Rizzo, ha chiesto e ottenuto un incontro a Palazzo Chigi e che, come gia' detto, lo stesso Rizzo e' stato ascoltato senza alcuna preclusione. C'era da parte del governo - si fa ancora notare - la disponibilita' a venire incontro alla richiesta avanzata che appare, in ogni caso, ragionevole. Cio', fanno apere ancora da Palazzo Chigi, con spirito collaborativo, per favorire la partecipazione alla competizione elettorale e con l'aspettativa che la richiesta sarebbe stata condivisa in modo trasversale da tutte le forze politiche, senza generare polemiche. Invece, a fronte della ferma contrarieta' di altre formazioni politiche minori e per di piu' - sottolinano sempre le stesse fonti - con accuse da piu' parti al governo di voler varare un provvedimento per qualche astruso secondo fine, l'esecutivo ha valutato opportuno non accogliere la richiesta.
 

“Oggi abbiamo dimostrato di essere l’unica forza politica realmente d’opposizione che ha avuto il coraggio di sfidare il ‘Sistema’ per difendere la democrazia e i cittadini. 
Nel silenzio generale di tutti, abbiamo raccontato pubblicamente ciò che stava accadendo: una norma che avrebbe agevolato solamente un partito a discapito di tutte le altre forze politiche. 
Chi oggi prova a definirsi anti-sistema, era riuscito a fare un accordo proprio con il Sistema per esser favorito a discapito di tutte le altre forze politiche. 
Marco Rizzo ha tentato di strumentalizzare il governo Meloni per i suoi capricci politici. Adesso capiamo i suoi atteggiamenti di sabotaggio contro il progetto della lista Libertà. 
Adesso è chiaro a tutti perché Rizzo ha provato in tutti i modi a delegittimare tutte le forze politiche che oggi fanno parte della lista Libertà. Invoca per lui democrazia, ma quando si tratta di altri è meglio non applicarla. Tanto da arrivare oggi a schierarsi con il Sistema per ottenere favoritismi. Ci spiace tutto ciò, ma andiamo avanti. 
Per mesi abbiamo subito attacchi di ogni genere, ma nonostante tutto abbiamo aperto la nostra lista a tutte le forze politiche che non avevano la possibilità di presentarsi alle Europee per l’alto numero di firme necessarie. Questa si chiama democrazia”. Lo dichiarano Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord e federatore della lista Libertà, e ⁠Laura Castelli, presidente di Sud chiama Nord.

Europee: Rizzo, diamo noia, saremo presenti al Centro e al Sud - "Presenteremo le nostre firme. Abbiamo superato il limite nelle circoscrizioni Centro e Sud e nelle altre tre faremo il giusto ricorso". Marco Rizzo, coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana e Popolare, lo dice ai cronisti davanti a Palazzo Chigi dopo aver incassato il no del governo al taglio delle firme necessarie per presentare le liste per le prossime elezioni europee. "Avevamo chiesto una riduzione della raccolta delle firme, cosi' come era avvenuto nel 2018, comunque superiore del 2022 con cui e' stato eletto questo Parlamento. La nostra proposta non e' passata. Evidentemente Democrazia sovrana popolare da' noia. Altrimenti non si capirebbe come partiti molto piu' piccoli, che hanno la meta' dei nostri voti, siano presenti", continua Rizzo affiancato dal presidente Francesco Toscano. "Eravamo in possesso di un esonero internazionale per i nostri rapporti con la Slovacchia, la Gemrania e altri, non abbiamo chiesto di cambiare le regole alla fine. E' stato levato questo diritto" con il cambio della legge elettorale avvenuto a marzo "e ci siamo trovati nella condizione di dover raccogliere le firme". "Faremo ricorso contro questa legge totalemnte iniqua", ribadisce. "Bandecchi ci ha dato una mano - continua - E' un uomo generoso, ha contribuito nella circoscrizione Centro a consentire la nostra presentazione con oltre un migliaio di firme. Un'allenza futura? Stiamo vedendo che ci sono forze politiche che sono un po' osteggiate da questo modello di sistema. Abbiamo una teoria molto chiara - conclude - e prima o poi arriveremo, perche' il sentimento anti sistema e di ripulsa di questo comando dell'economia e della finanza e' molto forte nel nostro Paese". "I problemi non si risolvono tacitando le voci che dicono cose differenti", sottolinea infine Francesco Toscano. "Nessuno vuole ascoltare le nostre proposte".

Europee e il taglio alle esenzioni delle firme: l'appello di Castelli. VIDEO 

 

 

Non era mai successo nella storia della Repubblica italiana che nel giorno del deposito delle liste, un governo si permettesse di cambiare le carte in tavola. Questa non è democrazia ma demopazzia. La soglia della raccolta firme è stata cambiata già due volte.  Ci rivolgiamo al garante della nostra Costituzione, il Presidente Sergio Mattarella: questo atto rappresenterebbe un precedente pericoloso per la tenuta democratica del nostro Paese. Come lista Libertà, abbiamo posto pubblicamente le nostre richieste al governo Meloni che si accinge a varare una norma ad personam mentre i giochi sono fatti.  Se davvero state cambiando le regole allora per garantire la democrazia serve:  1.esenzione per tutti i partiti minori alla raccolta firme; 2.riduzione della soglia di sbarramento dal 4% al 3%”, così Laura Castelli presidente di Sud Chiama Nord, partito fondato da Cateno De Luca, intervenendo con i cronisti davanti a Palazzo Chigi. “Auspichiamo di essere ricevuti al più presto da Palazzo Chigi perché siamo una forza politica presente in Parlamento e abbiamo il diritto di essere ascoltati dal governo.  Ci auguriamo vivamente che oggi questi ministri non approvino una norma di ‘lupara governativa’ volta a ledere il diritto alla democrazia e l’interesse di ogni cittadino di presentarsi alle elezioni con regole chiare. Se necessario, convocheremo i liberi cittadini a Roma affinché i diritti di tutti siano rispettati”, conclude Castelli.

 

Europee e il taglio alle esenzioni delle firme: Cateno De Luca si appella al Colle 

Il leader di Sud Chiama Nord, Cateno De Luca, e la presidente del partito ⁠Laura Castelli, chiedono al Colle un incontro per stoppare il taglio delle esenzioni delle firme in vista delle Elezioni Europee.  “Chiediamo ufficialmente un immediato incontro al sottosegretario Fazzolari e allo staff della Meloni per discutere di estendere l’esenzione firme a tutti i partiti minori così da agevolare la democrazia ed evitare che il governo Meloni favorisca solamente il partito di Marco Rizzo con una norma ‘ad personam’ a discapito di tutti gli altri partiti, creando un precedente gravissimo per un Paese che si definisce democratico", scrivono in una nota. "Così come è stato ricevuto ieri Rizzo a Palazzo Chigi, chiediamo un incontro entro le 11.00 per discutere di questa proposta. Se ciò non dovesse succedere e nel Cdm di oggi delle 11.00 venisse approvata una norma ‘ad personam’, saremmo davanti a un atto gravissimo di ‘lupara governativa’", denunciano ancora De Luca e Castelli.

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Inoltre, prosegue la nota, "la cosa che ci spaventa ulteriormente è il silenzio dei media e dei partiti di opposizione: Partito Democratico, M5S, Azione, Italia Viva, +Europa, Alleanza Verdi Sinistra. Facciamo appello pubblico al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in qualità di garante della democrazia affinché non si compia un atto del genere nel giorno del deposito delle liste per le elezioni europee, agevolando  un soggetto che ad ora non ha i requisiti per partecipare alle elezioni e che agisce sapendo che entro la giornata di oggi li avrà. Se democrazia deve esserci, allora sia per tutti". 

Europee, "Libertà-Sud chiama Nord" ha presentato le liste. De Luca e Castelli capilista

Intanto, Libertà-Sud chiama Nord' ha presentato le liste per le europee 2024 nella circoscrizione centro. In tutte le 5 circoscrizioni i capilista sono Cateno De Luca e Laura Castelli.   Nella circoscrizione centro i candidati sono, tra gli altri, Sergio De Caprio detto Capitano Ultimo, Sergio Pirozzi, Nino Galloni, Francesco Amodeo, Laura Silo.   Laura Castelli ha presentato personalmente le liste alla Corte d'Appello di Roma. "Siamo preoccupati per la chiara intenzione del Governo - dice Castelli - di approvare un decreto legge per ridurre il numero delle firme necessarie mentre i giochi per la presentazione delle liste sono ormai fatti".   Il termine per presentare le liste scade mercoledì primo maggio alle ore 20.   'Sud chiama Nord' ha parlamentari eletti nell'uninominale e dovrebbe quindi essere esentata dalla raccolta delle firme.