Ex An/ Destra Lombarda contro Alemanno e Bocchino - Affaritaliani.it

Politica

Ex An/ Destra Lombarda contro Alemanno e Bocchino

La riunione, convocata da Gianni Alemanno ed Italo Bocchino, ieri a Roma (http://www.forumdestra.it/)  fatto salvo qualche rara eccezione (ad esempio la presenza di galantuomini come Gennaro Malgeri), rappresenta solo il penoso tentativo di un gruppo di falliti mestieranti della politica, gli stessi che hanno distrutto Alleanza Nazionale, di sopravvivere a se stessi, mettendo le loro voraci mani sul patrimonio immobiliare ed economico della omonima Fondazione, che, invece, è di proprietà comune di tutti i militanti del MSI e poi di AN, e che deve essere utilizzato esclusivamente per iniziative culturali e sociali di reale utilità e spessore. Peraltro, alla riunione erano presenti più sigle che persone, scatoloni vuoti senza la minima rappresentanza e radicamento sul territorio e, comunque, nessuno di Milano e della Lombardia. Condividiamo le posizioni espresse dal senatore Maurizio Gasparri e da donna Assunta Almirante e ci appelliamo a Giorgia Meloni, affinché non presti il fianco a questa miserabile operazione. In vista della convocazione della assemblea della Fondazione, il prossimo ottobre, annunciamo che siamo pronti a fare le barricate, a tutela del nostro tesoro (morale e culturale, prima che politico ed economico).

"Siamo pronti ad azioni legali, politiche e, se necessario, anche fisiche, per difendere quel patrimonio costruito con anni di sacrifici, di sudore e sangue, da centinaia e centinaia di militanti missini di tutte le regioni, età ed estrazioni sociali. Per noi si tratta di una questione di principio, di una battaglia ideale". Lo ha dichiarato il "barone nero" Roberto Jonghi Lavarini (presidente del movimento Destra per Milano, tra poco, Destra Lombarda...) che sta affilando le armi, insieme ad un gruppo di ex dirigenti del Movimento Sociale, ad una decina di agguerriti legali ed anche agli eredi della mitica contessa Anna Colleoni (quella della tristemente nota casa di Montecarlo, miseramente finita al cognato dell'infame traditore Gianfranco Fini...).