Politica

ArcelorMittal, Di Maio non accetta ricatti. Lezzi: "Scudo penale? Non lo voto"

"Non credo che si arrivi al voto sullo scudo, lo Stato impugnerà l'atto con cui se ne stanno andando"

"Non credo che si arrivi al voto sullo scudo, lo Stato impugnerà l'atto con cui se ne stanno andando". A dirlo è Luigi Di Maio, parlando di ex Ilva stamane a Radio24. "Abbiamo avviato un contenzioso nel quale non entrerà lo scudo penale - sottolinea ancora il ministro -. Non possiamo dire a ArcelorMittal che i guai che ha combinato li risolviamo noi". "Se ho cercato di piazzare Ilva ai cinesi? No, credo che ci sia ancora ArcelorMittal come interlocutore", spiega quindi Di Maio, che aggiunge: "Se hanno difficoltà sul numero di tonnellate di acciaio da produrre ci si siede a un tavolo e si ragiona".

Il ministro passa poi a parlare della tenuta del governo, del premier Giuseppe Conte e della prossima tornata elettorale: "Secondo me - spiega - questo governo regge fino a quando farà le cose per gli italiani, si sta rodando. D'Incà mi dice che i gruppi lavorano bene insieme finalmente". E sul presidente del Consiglio il giudizio è positivo: "Continuo a pensare che Conte sia uno dei migliori premier avuti, è chiaro che a volte il M5S si confronta con le altre forze del governo, ma non contro Conte".

"Voto in Emilia e Calabria? Dove siamo pronti ci presentiamo, dove no, è giusto che si faccia una riflessione. Ci saranno riunioni nei prossimi giorni", continua il ministro. Che sul tema delle alleanze spiega che la distinzione tra "destra e sinistra, da quando è caduto il muro, si è andata man mano sgretolando. Visione di uniti contro le destre? Sono concetti vecchi, a cui i cittadini hanno smesso di credere".

"Lavorerò per raggiungere gli obiettivi del programma: riforma della sanità, legge sul conflitto di interesse, l'acqua pubblica, il salario minimo", conclude Di Maio.