Politica

Extraprofitti, il "Sogno di una notte di mezza estate" di Meloni è già finito

di Vincenzo Olita *

Il Presidente del Consiglio aveva sognato che con un intervento sulle banche avrebbe realizzato una magistrale operazione di accrescimento del suo consenso

Ma questo poco importa ad un socialismo di destra. Del resto, non è nuova il Presidente ad inaspettate decisioni penalizzanti per diritti acquisiti e legiferati, come il consistente taglio degli aumenti pensionistici operato nel gennaio 2003. Una destra di governo che non assicura certezza di diritto, su questo terreno, non è lontana da una sinistra demagogica e populista.

L’incertezza per investitori stranieri e domestici aiuta una valutazione positiva del sistema Italia? Affidiamoci ad una riflessione! Quale il ruolo, quale la missione di un governo in democrazia? Che tipo di leadership dovrebbe esprimere il responsabile del governo? Intanto, una citazione di Seneca, da me minimamente rivisitata: “Filosofia e dottrina politica dovrebbero insegnare ad agire, non a parlare”. Profondamente vero, se il personale politico avesse scienza e coscienza di un disegno strategico del suo impegno, se non anteponesse il principe degli obiettivi personali, cioè la durata del mandato, agli obiettivi complessivi dell’organizzazione, se riuscisse ad armonizzare il potere personale con quello della posizione occupata.

Un leader politico è efficace quando la sua attività induce l’apparato nel suo complesso a perseguire risultati di gruppo. Bertrand Russell definisce il potere, con una serrata logica matematica, come: “La produzione degli effetti voluti”. Nel caso della tassazione degli extraprofitti gli effetti ricercati non collimano affatto con quelli prodotti; l’informazione finanziaria internazionale, a partire dal Financial Times, ha parlato di gaffe del governo e della Robin Hood tax che danneggia la reputazione dell'Italia e la credibilità del primo ministro nel presentarsi come responsabile amministratore.

Si potrebbe continuare, inutilmente. Questo Paese abbisogna che si ricompatti la sua società civile, che smetta di presentare una catastrofica burocrazia come corpo separato dalla politica, che si doti di un’amministrazione efficace ed efficiente, che smetta di considerare l’azione politica come momento e occasione di gran parole. Così come, ha bisogno che il suo popolo non rincorra chimere pronte ad ecclissarsi come stelle nella notte di San Lorenzo; per il sogno di una notte di mezza estate è stato già dato.

* direttore Società Libera