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Fase 2, Conte: "Normalità? Il governo non può assicurarla ora". VIDEO
LaPresse

Fase 2, Conte: "Non possiamo assicurare la normalità ora"

I rischi di riaprire tutto al 100% (con dichiarazione di illegittimità delle iniziative di alcune Regioni sulla riapertura anticipata, vedi la Calabria); le misure e i settori che rientrano nel Decreto aprile (con le cifre che saranno investite) e l’analisi tecnico-giuridica sull’uso del Dpcm, strumento “avallato dalla Corte costituzionale per forza della dichiarazione dello stato di emergenza” in gennaio. Questi i punti che hanno dettato la tabella al presidente del Consiglio Giuseppe Conte nell’informativa alla Camera dei deputati riguardante la cosiddetta fase 2. 

Ma l'intervento è iniziato non senza qualche difficoltà. I deputati delle opposizioni infatti hanno chiesto per prima di poter avere il documento "segreto" che tanto ha fatto discutere circa le informazioni di rischio epidemia che il governo avrebbe avuto a gennaio; poi un deputato della Lega nello specifico ha insistito, ritardando l'inizio dell'informativa, che il premier Conte indossasse la macherina. Un applauso unanime dell'Aula viene rivolto agli operatori sanitari infine, prima che Conte entrasse nel clou del discorso, che in queste settimane sono state e continuano a stare in prima fila a combattere l'emergenza coronavirus. L'applauso è scattato dopo le parole di ringraziamento pronunciate dal premier.

 

"Sarebbe facile riaprire tutto - ha scandito con tono perentorio Conte - ma quanto deciso dal governo non è un programma elettorale finalizzato a raccogliere consenso" ha specificato il premier raccogliendo un lungo applauso dai banchi della maggioranza e lanciando indirettamente una 'freddura' a chi in questi giorni ha sostenuto l'idea di tornare a riaprire le aziende e gli esercizi commerciali. "Dal primo giorno abbiamo avuto ben chiaro quella che sarebbe stata la stella polare delle scelte compiute: la difesa della salute dei cittadini d'altronde - rimarca il presidente del Consiglio - nessuno tra i paesi maggiormente colpiti ha introdotto un'apertura simultanea delle attività economiche e dei rapporti sociali". 

Fase 2, Conte: "Da contatti familiari un quarto dei contagi"

"Un rapporto non segreto del comitato tecnico-scientifico stima che la riapertura totale porterebbe a un rischio elevatissimo di ripresa dei contagi" ha sottolineato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Non possiamo superare "il livello 1", altrimenti "si saturerebbe la disponibilità di posti nelle terapie intensive - e aggiunge - non siamo usciti dalla pandemia, siamo ancora dentro l'emergenza. Per questo ​il governo 'non può' assicurare un ritorno immediato alla normalita' precedente. Lo dico a costo di apparire impopolare" ha ribadito il premier. "Dai contatti familiari proviene un quarto dei contagi - ha aggiunto - se dovessimo riaprire simultaneamente le scuole e facessimo tornare tutti al lavoro", ha spiegato Conte, ci sarebbe "un impulso alla crescita dei contagi". 

Fase 2, Conte: "Illegittime le norme delle regioni meno restrittive"

"Iniziative che comportano misure meno restrittive non sono possibili", sono "in contrasto con le norme nazionali" e quindi "sarebbero da considerarsi a tutti gli effetti illegittime" ha precisato il presidente del Consiglio in relazione alle iniziative di Calabria e Liguria di riaprire diverse attività commerciali. 

Fase 2, Conte: "In Italia 105mila casi accertati, ma sono di piu"

In Italia "abbiamo 105mila casi accertati senza considerare gli asintomatici". Quindi "secondo le statistiche" i casi "sarebbero molto di più". ​

Fase 2, Conte: "Dl aprile? 25 mld per cigs e misure di protezione sociale"

Il dl aprile "riprenderà gli interventi cura italia rafforzandoli e ploungandoli nel tempo, saranno prorogate con circa 25 mld le misure sul lavoro: cassa integrazione, indennità per il lavoro lavoro autonomo, due mensilità aggiuntive per i sussidi di disoccupazione, indennizzi per colf, badanti, stiamo studiando anche nuove forme di protezione sociale perchè si stanno creando nuove povertà e disuguaglianze sociali con meccanismi di erogazioni rapidi ed efficaci. Pon possiamo permettere che l'emergenza sanitaria ed economica possa aggravare oltre misura emenrgenza sociale, il governo non intende lasciare indietro nessuno".

Fase 2, Conte: "Profondamente ingiusta l'accusa di aver compresso liberta' fondamentali"

Come giurista "avverto come profondamente ingiusta l'accusa di aver arbitrariamente compresso le liberta' fondamentali" con l'emanazione dei diversi Dpcm ha puntualizzato il presidente del Consiglio. "Per un tempo determinato e sulla base di solidi presupposti giuridici si e' deciso di ricorre allo strumento per il suo carattere di generalita' che grazie anche al grado di coinvolgimento di tanti soggetti poteva assicurare la piu' elevata garanzia unita all'elasticita' necessaria per potersi adattare ad una situazione in rapida evoluzione - ha spiegato il capo del governo - pur consapevole delle prerogative del Parlamento ricordo che le misure adottate in queste settimane sono state l'esito di decisioni non solo in base ai principi di proporzionalita' e di massima precauzione, ma vista l'emergenza in atto, oltre a questi due principi e' stato necessario che se ne affiancasse un altro, forse ancora piu' importante, la tempestivita' affinche' misure cosi' incisive fossero realmente efficaci. Questo vale anche per l'ultimo decreto destinato a produrre effetti dal 4 maggio, ha concluso Conte. 

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