Politica

Fase 3, Colao consegna il piano a Conte. 6 punti per il rilancio. Il testo

Dopo il primo piano elebarato dal comitato Colao sulla metodologia da seguire per le riaperture produttive arriva quello per il rilancio

Il testo "Rilancio Italia 2020-2022" (pdf)

Sono 6 gli "ambiti fondamentali per il rilancio" proposti dal Comitato di esperti in maniera economica e sociale guidato da Vittorio Colao che ha consegnato il rapporto al governo con gli obiettivi generali
. Gli ambiti individuati sono: Imprese e Lavoro; Infrastrutture e Ambiente; Turismo, Arte e Cultura; Pubblica Amministrazione; Istruzione, Ricerca e Competenze; Individui e Famiglie. Il piano che sara' presentato nei prossimi giorni articola iniziative per ciascuno di questi. Le sei priorita' per il rilancio.

In questa seconda fase al Comitato e' stato chiesto di suggerire visione, strategia e iniziative atte a facilitare e rafforzare la fase di rilancio post Covid19. Il precedente rapporto si era invece concentrato sulla metodologia da seguire e le condizioni da realizzare per le riaperture produttive avvenute nel mese di maggio. Il Comitato - che ha operato su base volontaria e senza costo alcuno per la collettivita' - ha ringraziato il Presidente del Consiglio per l'opportunita' offerta di mettere a disposizione delle istituzioni della Repubblica le proprie competenze. Un particolare ringraziamento va ai funzionari delle Istituzioni che nelle otto settimane di lavoro hanno contribuito, agevolato e supportato sul piano tecnico le attivita' del Comitato.

La pandemia Covid-19 ha "messo in evidenza le fragilita' del tessuto economico e sociale italiano e il divario che separa l'Italia dai Paesi vicini e da quelli concorrenti". E' quanto si legge nelle conclusioni del rapporto, intitolato "Iniziative per il rilancio 'Italia 2020-2022", consegnato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte dal Comitato di esperti in materia economica e sociale guidato da Vittorio Colao. "Le difficolta' che stiamo affrontando sono senza precedenti - si legge -, ma proprio per questo stanno consentendo di liberare ingenti risorse finanziarie e straordinarie energie umane. Abbiamo cosi' oggi un'occasione irripetibile per trasformare profondamente il Paese e permettere alle giovani generazioni di avere fiducia in un futuro di opportunita' ed equita' per tutti. Nei prossimi due o tre anni possiamo trasformare l'Italia piu' di quanto si sia saputo fare negli ultimi decenni, se avremo il coraggio necessario per agire con decisione nella riforma del Paese e nell'investimento a favore delle prossime generazioni. Il piano di rilancio sviluppato dal Comitato - continua il rapporto - e' stato elaborato in ciascuna delle sei aree di lavoro per bilanciare efficacia in tempi rapidi e profondita' di trasformazione. Realizzarlo puo' consentire all'Italia di: migliorare drasticamente l'efficienza e l'efficacia della Pubblica amministrazione; ridurre significativamente l'economia sommersa e l'evasione fiscale; rafforzare la competitivita' delle imprese e l'attrattivita' turistica del Paese; diminuire le diseguaglianze di genere, sociali e territoriali; uscire dalla fase di rilancio post Covid-19 con un tasso di crescita economica quanto meno in linea con i partner europei".

Secondo il Comitato, "tali risultati permetterebbero di affrontare la crescita del debito pubblico prevista nel prossimo biennio da una posizione piu' solida e sostenibile anche dal punto di vista finanziario. Molti degli interventi proposti - e ancor piu' le riforme segnalate come essenziali per il Paese, quali quelle della giustizia, della fiscalita' e del Welfare - non sono semplici da attuare, e in diversi casi sono gia' stati tentati in passato senza impatto duraturo. Bisogna quindi coniugare realismo ed elevate ambizioni, pragmatismo e visione per il futuro, anche beneficiando dell'esperienza derivante dai fallimenti di precedenti tentativi nella medesima direzione. Proprio in considerazione della mole degli investimenti possibili nel prossimo quadriennio e della necessita' di operare su tutti i fronti in parallelo - continua il rapporto -, il Comitato ritiene essenziale adottare un approccio rigoroso nella valutazione ex-ante ed ex-post di ogni decisione governativa per il rilancio, come indicato nel capitolo di approfondimento della Pa. Affrontare l'insieme degli interventi dei prossimi due anni richiede uno sforzo di coordinamento senza precedenti: mantenere un confronto con le istituzioni europee anche da questo punto di vista sara' indispensabile per massimizzare le probabilita' di successo".

Per il Comitato, infine, "e' oggi urgente riformare, trasformare e innovare il nostro Paese con decisione e coraggio, traducendo piani e iniziative in atti concreti in grado di produrre risultati gia' nel breve termine. Solo cosi' sara' possibile stimolare il rilascio delle energie individuali e collettive necessarie per rilanciare il Paese e creare un Italia piu' forte, resiliente ed equa".