Politica
Fi,la responsabile Rossi:"Fatta fuori da Marina Berlusconi".Carfagna ai saluti
La deputata Mariarosaria Rossi svela il perchè ha lasciato il partito: "in Fi c'è una guerra tra donne". La neo ministra del Sud sempre più vicina a Cambiamo!
Fi,la responsabile Rossi:"Fatta fuori da Marina Berlusconi".Carfagna ai saluti
Il governo Draghi è a lavoro ormai da un mese per fronteggiare l'emergenza Coronavirus e la grave crisi economica. Ma la larga maggioranza che lo sostiene in realtà è formata da partiti sempre più in difficoltà. Alle difficoltà di M5s e Pd si aggiunge adesso anche Forza Italia. Una Big, come la neo ministra per il Sud Mara Carfagna - si legge sul Fatto Quotidiano - è ormai sempre più vicina all'addio dal partito di Berlusconi, e si avvicina a Cambiamo! di Giovanni Toti. Ad allontanare sempre di più Carfagna da Forza Italia c’è anche la partita delle elezioni comunali a Napoli e la gestione del partito in Campania. A settembre si era consumato un primo strappo con Stefano Caldoro, candidato governatore di FI, e adesso il partito è spaccato in tre: ci sono i Cesaro, l’area dell’eurodeputato Fulvio Martusciello e Carfagna. Secondo i rumors Cesaro-Martusciello-Caldoro si stanno preparando a mettere ai margini Carfagna e i suoi fedelissimi dalle elezioni a Napoli e creare l’incidente definitivo per allontanare la ministra da Forza Italia.
Torna a parlare anche un'altra ex figura di spicco di Forza Italia, Mariarosaria Rossi, che aveva deciso di votare la fiducia al Conte 2, entrando nel gruppo dei "responsabili". "Sono stata fatta fuori - spiega la Rossi al Fatto - da Marina Berlusconi. Era da tempo che non mi sentivo più parte di un progetto comune: oggi il partito è un posto dove sembra prevalere la legge del meno siamo meglio stiamo, dove gli interessi del singolo prevalgono su quelli della collettività, dove vale la logica del tutti contro tutti e dove ci sono donne che devono necessariamente andare contro le altre donne. Ero e sono convinta che in questa fase drammatica le energie dovevano concentrarsi sulla pandemia e a come uscirne al più presto. Conte era riuscito a strappare un accordo per un massimo di 209 miliardi, lo stesso accordo che il governo Draghi sta portando avanti".