Politica

Fini torna in tv: "Ho tracciato una strada, non sono l'ispiratore di Meloni"

L'ex presidente della Camera torna in tv dopo anni ospite a "Mezz'ora in più", il programma condotto da Lucia Annunziata su Rai 3

Fini torna in tv: "Cè stato chi ha indicato una rotta, una strada. Tocca ai più giovani percorrerla"

Ex presidente della Camera, ex leader di Alleanza Nazionale e ispiratore della svolta di Fiuggi, Giancarlo Fini torna sul piccolo schermo dopo anni, ospite a "Mezz'Ora in più", il programma condotto da Lucia Annunziata su Rai 3. Dal rapporto con la premier Giorgia Meloni all'attuale coalizione di Centrodestra,  dall'antifascismo all'invito (declinato) su un possibile ritorno in politica fino al grigiore della sinistra e alla gestione pandemica: l'ex leader di An si lascia andare a una lunga intervista, toccando diversi punti caldi. 

"Io ispiratore della Meloni? No, Meloni non ha bisogno di essere ispirata. Ho detto alla stampa estera che la realtà italiana della destra è un po' diversa da come veniva loro raccontata. Dissi che avevo votato per Meloni e lo confermo. Cè stato chi ha indicato una rotta, una strada. Tocca ai più giovani percorrerla", ha subito sottolineato Fini.

Fini torna in tv: "Il Pdl è stato un errore imperdonabile, non lo perdono a me stesso" 

Rammentando il passato e ricordando la fondazione di Fratelli d'Italia, l'ex leader di An infatti confessa che "il Pdl è stato un errore imperdonabile, non lo perdono a me stesso". In quel frangente "avevano ragione loro e avevo torto io", dice Gianfranco Fini citando l'attuale premier e il presidente del Senato Ignazio La Russia. "Non mi seguono quando vengo estromesso dal Pdl danno vita alla casa della destra: io non ci credevo", rammenta Fini.

Tornando al presente, Fini dichiara: "Questo è un governo di destra-centro, questo mette in agitazione gli alleati. Meloni dovrà essere paziente e abile nel tentativo di tenere tutti insieme, nell'ambito di un programma unico e delle risorse disponibili, agendo sulla base di valori condivisi. Do per scontato che ci saranno fibrillazioni". E su un suo possibile ritorno rivela: "Ringrazio tutti gli amici, ma non ho nessuna intenzione di tornare in politica. Si può lavorare tranquillamente anche senza avere incarichi".

Faro poi sull'antifascismo: "La sinistra italiana non può accendere l'interruttore dell'antifascismo solo quando, in modo strumentale, ravvisa un pericolo per la democrazia. Le accuse mosse a Meloni sono risibili", insiste l'ex leader di An. Chiedono da sinistra di riconoscere l'antifascismo come valore? "Sì, lo abbiamo detto a Fiuggi e Giorgia Meloni non si è mai dissociata", prosegue.

Governo, Fini: "Berlusconi non è più dominus ma non è irresponsabile"

Sulla figura di Berlusconi, leader di Fi, invece dichiara: "Berlusconi è un personaggio che ha una fortissima personalità e credo di essere un buon testimone a riguardo" ed è in un momento in cui "prende atto che non è più il dominus, che in qualche modo il sovrano ha perso lo scettro" "a opera di una donna che da quando era ragazzina ha masticato pane e politica", "tutti sanno che questo non era titolo di merito ai suoi occhi". Berlusconi "non è un irresponsabile, e detto da me ha un certo significato" e "basta vedere i ministri di Forza Italia, penso a Tajani, che danno ampia garanzia di continuità nell'azione di governo". 

Giancarlo Fini si sofferma poi sulla sinistra di oggi. "Mentre la destra, può piacere o non piacere, cerca di avere un'identità, la sinistra è sempre politicamente corretta. E' sempre - spero che Letta non si offenda - tendenzialmente grigia, non suscita più speranza, non accende più un cuore. E' prevedibile, scontata".  Infine sul Covid "è meglio che rimangano le mascherine obbligatorie per i medici in ospedale", conclude Fini.