Politica
Meloni: "Stop redditometro per capire meglio. Premierato? O la va o la spacca"
Meloni: "Con me record di recupero dell'evasione"
Meloni: "Nessuna privatizzazione delle Poste"
Giorgia Meloni a Trento per il Festival dell'Economia. Una folla di curiosi si è radunata in via Belenzani in attesa dell'arrivo della presidente. Per l'occasione, la Questura ha previsto un dispositivo di sicurezza rafforzato, con la chiusura della piazza retrostante il Teatro Sociale. Un gruppo di contestatori si è radunato in piazza Dante, a breve distanza, esibendo striscioni contro la guerra e il governo e scandendo "Meloni torna a casa".
IL VIDEO DELL'INTERVISTA A GIORGIA MELONI
Al teatro Sociale la presidente del Consiglio è stata intervistata dalla giornalista Sky Maria Latella. "Io, Giorgia e i dilemmi dell'Europa" il titolo dell'incontro. Molti i giovani, con scolaresche di istituti della città presenti. In platea anche i ministri Carlo Nordio, Elisabetta Casellati, oltre ai rappresentanti istituzionali trentini, come il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, il presidente del Consiglio provinciale, Claudio Soini, ed il procuratore capo Sandro Raimondi.
Meloni ha parlato del “redditometro”: "'Io non ho cambiato idea: eravamo contrari e siamo contrari. C'è stata molta confusione, la norma dell'accertamento sintetico esiste da molti anni". "Ho sospeso la norma sul redditometro perché la voglio vedere meglio. Bisogna ragionare nel merito sulla norma migliore che sia efficace sulla grande evasione, sui fatti intollerabili, e per garantire il cittadino. Una cosa è colpire i casi intollerabili, gente che gira col Ferrari e si dichiara nullatenente, un'altra cosa è inserire nell'ordinamento un'altra norma che vessa cittadino".
"Spesso vengo definita come amica degli evasori, ma i numeri dicono che il 2023 è stato l'anno record di recupero dell'evasione fiscale in Italia".
Poste, Meloni: mai privata, al massimo vendiamo quote eccedenti 50% - "Non è stata presa alcuna decisione ancora circa la possibilità di vendere o non vendere quote di Poste Italiane, azienda di cui dobbiamo andare fieri. Non abbiamo preso decisioni, ma rispetto al dibattito che ho sentito, voglio essere chiara: non c'è alcuna possibilità al mondo, finché sono presidente del Consiglio, che Poste Italiane possa essere privatizzata. Il ragionamento che si può fare, ma è un dibattito che non abbiamo ancora aperto, è: essendo la partecipazione al 65% dello Stato, e servendo per mantenere la proprietà una quota superiore al 50%, si possono mettere sul mercato le quote eccedenti sopra la proprietà". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Festival dell'Economia di Trento. Quote che "essendo posto il luogo dove gli italiani mettono i loro risparmi, devono andare a famiglie, piccoli risparmiatori, dipendenti di Poste Italiane".
Superbonus, Meloni: non ho da fare cassa ma da limitare emorragia - Sul superbonus "non ho bisogno di fare cassa ma di limitare l'emorragia" di risorse "per una misura che non produce quanto promesso". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervistata al Festival dell'Economia di Trento. "Ci sono state tantissime truffe", "sono una persona seria e non mi assumo la responsabilità di fare andare avanti una cosa del genere" ha aggiunto.
Meloni: investitori tranquillizzati da me e da maggioranza solida - "Il governo è arrivato con un racconto delle piaghe d'Egitto, è chiaro che se vieni presentato come Attila l'Unno e invece sei Giorgia Meloni è possibile che tranquillizzi per il fatto stesso di essere Meloni". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Festival dell'Economia di Trento, spiegando perché nonostante i conti pubblici in affanno le agenzie di rating non hanno declassato l'Italia. "Un altro motivo è la solidità e la stabilità della maggioranza: nessuno vuole investire in una nazione nella quale tutto cambia ogni anno. Quando hai tempo, quando la tua maggioranza non è sempre in bilico puoi anche costruire una strategia e questo fa la differenza anche agli occhi di chi investe. Noi stiamo cercando di costruire una strategia". "Chi investe vuole vedere quale è la tua idea e vuole scommettere. Inoltre ha contato la serietà con cui abbiamo affrontato le materie economiche, facendo attenzione alla spesa pubblica, al bilancio ma senza rinunciare a manovre espansive, senza deprimere l'economia. Abbiamo trovato equilibrio. Abbiamo avuto il coraggio di fare cose anche impopolari", ha concluso.
Premierato, Meloni: osteggiata da chi non ha mai risposto ai cittadini - Con la riforma del premierato "la politica stabile si riprende il suo ruolo, è meno sottoposta alle pressioni delle lobby. Tutti quelli che in questa Nazione hanno dato le carte senza doverne rendere conto ai cittadini oggi osteggiano la riforma" ma "alla fine saranno cittadini a scegliere. Il Pd propone ostruzionismo e raddoppio dei senatori a vita". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Festival dell'Economia di Trento.
Premierato, Meloni: è una misura economica, garantisce stabilità - "Abbiamo fatto una riforma che, modificando sette articoli della Costituzione, in questa nazione fa una piccola grande rivoluzione: rimettere il boccino delle decisioni in mano ai cittadini. Il governo scelto dal popolo risponde al popolo. È una misura democratica ed economica perché la stabilità di un governo è una misura di rafforzamento di ogni opportunità di far crescere l'economia di questa nazione". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Festival dell'Economia di Trento. "In tutta la storia repubblicana abbiamo avuto governi che in media duravano un anno e mezzo. Di questi 68 governi, il mio è il sedicesimo per longevità nella storia d'Italia, se arrivo a Natale saremmo il sesto", ha osservato Meloni. "Quando ho un orizzonte di un anno e mezzo non posso permettermi una strategia ma posso solo spendere per il consenso immediato: ecco perché abbiamo un debito pubblico alle stelle ma se il governo ha 5 anni per lavorare ha tempo di fare una strategia. Nessuno vuole fare accordi strategici con interlocutori che cambiano ogni anno", ha concluso.
Premierato, Meloni: o la va o la spacca, non sto qui per sopravvivere - Il premierato "è una riforma necessaria" ma "c'è anche un lato personale: non sono il tipo di persona che riesce a ripagare con la vanità le rinunce che deve fare per ricoprire questo incarico. La mia vita si svolge così: mi alzo la mattina, cerco di risolvere problemi, e vado a dormire. Sto mediamente un'ora al giorno con mia figlia. Qualcuno pensa che io posso fare questo avendo come unico obiettivo quello di rimanere a fare questo? Per me vale la pena di fare questa vita se quando hai finito puoi guardare l'Italia e dire ne valeva la pena. Quindi o la va o la spacca: nessuno mi chieda di scaldare la sedia e stare qui a sopravvivere perché non sarei la persona giusta per ricoprire questo incarico". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Festival dell'Economia di Trento.
Lavoro, Meloni: disastro su salari fatto da sinistra, no lezioni - L'aumento dei salari "è la priorità del governo" ma "il disastro" lo ha fatto "la sinistra quando era al governo", e dunque "lezioni da Schlein, anche no...". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Festival dell'Economia di Trento. Quello del lavoro povero "è oggettivamente un tema, il governo ha concentrato su questo buona parte del lavoro e delle risorse. Ringrazio Schlein, per ricordarci i disastri fatti dalla sinistra in Italia, con i salari che prima del Covid diminuivano mentre in Francia e Germania aumentavano. Potete chiedere questo a Schlein", dice a Maria Latella che avrà sullo stesso palco, tra poche ore, proprio la segretaria Pd, "perché non si può prendere questo disastro e ribaltarlo in un anno e mezzo. Le poche risorse che avevamo le abbiamo messe su questo, abbiamo avviato la stagione dei rinnovi contrattuali. Cercheremo di fare meglio, è la nostra priorità, ma oggettivamente le lezioni da chi quando era al governo faceva diminuire i salari dell'1,5% quando in Germania aumentavano del 16%, anche no...".
Rdc, Meloni: dicevano ci sarebbe stata rivoluzione e invece no - "Abbiamo concentrato le nostre risorse su alcune cose... Quando abbiamo abolito il reddito di cittadinanza si diceva che ci sarebbe stata una rivoluzione e non c'è stata... chi era in grado di lavorare ha trovato un lavoro anche grazie agli strumenti che abbiamo messo in campo e penso sia più felice di prima". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervistata al Festival dell'economia di Trento.
Ue, Meloni: folle procedura infrazione assegno unico, daremo battaglia - "Noi abbiamo mantenuto l'assegno unico e lo abbiamo aumentato, ora abbiamo un problema per la procedura di infrazione aperta sull'assegno unico dalla Commissione europea secondo la quale lo dobbiamo riconoscere anche ai lavoratori comunitari e forse anche agli extracomunitari con figli fuori dalla patria. Questa è una delle ragioni per cui bisogna cambiare in Ue, sono delle procedure di infrazione folli, spero la prossima Commissione cambi idea altrimenti daremo battaglia". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervistata al Festival dell'economia di Trento.
Europee, Meloni: con Le Pen punti in comune, no maggioranze arcobaleno - Con Marine Le Pen "ci sono dei punti in comune, su immigrazione, transizione verde... si immagina una prossima legislatura e si cerca di capire se le cose in Ue possono cambiare, io penso che un margine ci sia, che ci sia la possibilità di costruire delle maggioranze diverse" visto che "le maggioranze arcobaleno non funzionano in Italia e non funzionano in Europa, non hanno strategia... Le democrazie si sono indebolite e i sistemi meno democratici del mondo hanno guadagnato terreno, la povertà è aumentata. Qualcosa è andato storto se abbiamo scoperto che non eravamo padroni della nostra energia...". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervistata al Festival dell'Economia di Trento.
Europee, Meloni: su post elettorale M5s con Ranucci sinistra tace - "Venendo qui ho visto un post di una candidata M5s alle Europee a cena con Sigfrido Ranucci e la scritta votate M5s. Per me non c'è niente di male, non ho nulla da dire su questa vicenda, ma, visto che penso nessuno dirà niente a sinistra, chiudiamo gli occhi e proviamo a immaginare che cosa sarebbe accaduto se io avessi fatto una foto con il direttore del Tg1 Chiocci e avessi publicato le foto su Facebook con sotto scritto vota Fdi e scrivi Giorgia...temo si sarebbero chieste le dimissioni di Chiocci. Io non chiederò mai le dimissioni di Ranucci, la stampa è libera anche di fare campagna elettorale ma non tollero due pesi e due misure. Tutti gli stessi diritti". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Festival dell'Economia di Trento. Su Report "ognuno ha i suoi giudizi ma al di là che ci piaccia o non ci piaccia, poteva essere anche un altro, se i giornalisti Rai vogliono dire 'votate' sono liberissimi di farlo ma non si può fare che alcuni devono comportarsi in un modo e altri in un altro. Il problema della sinistra in Italia è che ritiene di avere più diritti degli altri, quel mondo è finito", ha concluso.
Rai, Meloni: non è che c'è TeleMeloni ma che non c'è più TelePd - "Abbiamo dimostrato, dati alla mano, che quella di TeleMeloni è una fake news: al Tg1 sono ultima in classifica rispetto ai miei predecessori a partire da Renzi. Il problema non è che c'è Telemeloni ma che non c'è più TelePd. Noi stiamo facendo servizio pubblico reale". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Festival dell'Economia di Trento. "Il problema è che la sinistra ritiene di avere più diritti degli altri: quel mondo è finito", ha concluso.