Politica
Forza Italia, salviniani contro anti-salviniani. I nomi e la mappa
Lega, ecco come si divide il partito di Silvio Berlusconi
Salviniani contro anti-salviniani. Mentre Silvio Berlusconi cerca faticosamente di rilanciare Forza Italia dopo il deludente risultato alle elezioni europee del 26 maggio, gli azzurri si dividono tra chi auspicano un ritorno veloce del leader leghista nel Centrodestra e chi invece lavora per una contrapposizione strategica nei confronti del Carroccio. Il salviniano numero uno è sicuramente il Governatore della Liguria Giovanni Toti, che a dire il vero ha già quasi entrambi i piedi fuori da Fi. Con lui i due parlamentari liguri Roberto Cassinelli (Genova) e Manuela Gagliardi (La Spezia).
Tra i sostenitori del ministro dell'Interno ci sono anche i bergamaschi Stefano Benigni e Alessandro Sorte. Anche Claudio Pedrazzini, di Lodi, è sicuramente ascrivibile nell'esercito degli azzurri che auspicano un ricongiungimento con la Lega. Da non dimenticare poi i due torinesi Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino. Su posizioni salviniane soft, quindi non così apertamente schierate, ci sono poi Licia Ronzulli, sempre accanto all'ex Cavaliere, e la capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama Anna Maria Bernini.
Tra i più fieri oppositori del vicepremier leghista c'è sicuramente Renato Brunetta impegnato quotidianamente a cannoneggiare la politica economica dell'esecutivo. Anche la capogruppo alla Camera degli azzurri, Maria Stella Gelmini, è tra chi vedrebbe bene il divorzio definitivo con il Carroccio. Anti-salviniana doc è la vice-presidente della Camera Mara Carfagna, di Salerno, che spesso dallo scranno più alto di Montecitorio ha redarguito il titolare del Viminale. Anche Paolo Romani, che in passato definì Salvini gianburrasca, è tra i più fieri oppositori del ritorno della vecchia alleanza di Centrodestra. Così come il senatore ex An Maurizio Gasparri.
Con lui il presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana Gianfranco Micciché, il presidente uscente del Parlamento europeo Antonio Tajani, il neo-commissario in Puglia di Fi Mauro D'Attis, i due parlamentari calabresi Jole Santelli e Mario Occhiuto e la siciliana (di Siracusa) Stefania Prestigiacomo che con la sua visita su una nave che portava migranti fece infuriare non poco il ministro dell'Interno. Poi c'è il democristiano Gianfranco Rotondi, ex ministro, che continua a suggerire a Berlusconi non solo di mollare la Lega e Salvini ma di provare a dar vita ad un rassemblement di centro con Matteo Renzi e Carlo Calenda.