Politica
Forza Italia, sorpasso sulla Lega alle Europee. Il piano. Regia del Ppe
Tajani lavora a una lista unitaria con Lupi e Cesa per superare il 10% (e insidiare anche il M5S)
Dopo le Europee, ipotesi rimpasto con un ministero in più per Forza Italia e uno in meno per la Lega. I nomi
Operazione doppia cifra. Operazione superare la Lega alle elezioni europee. Ora, dopo le elezioni regionali in Abruzzo, Antonio Tajani ci crede davvero. Domenica scorsa Forza Italia è arrivata al 13,4% e ha quasi doppiato il Carroccio. E' vero che l'Abruzzo è una regione dove tradizionale del consenso leghista e bisognerà vedere che cosa accadrà al Nord, ma i numeri sono numeri e parlano chiaro. Ma per mettere in atto l'operazione sorpasso su Matteo Salvini e superare il 10% il vicepremier e ministro degli Esteri sta trattando con Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, e Lorenzo Cesa, capo dell'Udc, per costruire una lista comune alle Europee dell'8-9 giugno.
In sostanza, Forza Italia con una piccola modifica al simbolo ingloberebbe anche i centristi-moderati della maggioranza di Centrodestra, che altrimenti molto difficilmente supererebbero lo sbarramento del 4%. E, invece, insieme agli azzurri possono concorrere per far raggiungere a Tajani l'obiettivo prefissato. E' dunque interesse comuni di Forza Italia, Noi Moderati e Udc unirsi alle Europee. Fonti qualificate parlano di "accordo quasi chiuso" e bisogna soltanto definire quali candidati e quanti verranno ospitati nelle liste azzurre nelle cinque circoscrizioni elettorali in cui è divisa l'Italia alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo.
Se guardiamo all'Abruzzo, mettendo insieme le percentuali di Forza Italia e delle liste di Lupi e Cesa si supera ampiamente il 17%. Una percentuale molto elevata che se proiettata a livello nazionale porterebbe il partito fondato da Silvio Berlusconi ben oltre il 10% e sopra la Lega (fin quasi a insidiare il Movimento 5 Stelle). E non va dimenticato che Tajani, Lupi e Cesa appartengono tutti alla famiglia del Partito Popolare Europeo ed è quindi quasi logica un'alleanza alle Europee.
Anzi, addirittura ci sarebbe il pressing di Manfred Weber, leader del PPE, per mettersi insieme e ottenere un buon risultato superiore alla Lega e che quindi, almeno in Italia, argini la destra che non piace alle istituzioni Ue e all'establishment di Bruxelles e Strasburgo. Infine le conseguenze politiche del dopo voto europeo. Laddove davvero Forza Italia dovesse superare magari di 2 o 3 punti percentuali la Lega, gli azzurri potrebbero chiedere un riequilibrio nel governo attraverso un rimpasto che tolga qualcosa al Carroccio a favore di Forza Italia.
A rischio, ad esempio, la ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli e in caso di forte distacco ai danni del Carroccio a saltare potrebbe essere addirittura il ministro Giuseppe Valditara, Istruzione. Al loro posto, o una o l'altro potrebbero saltare e non certo entrambi, sarebbe pronto Alessandro Cattaneo, ex capogruppo forzista a Montecitorio.