Politica

Migranti e Forze dell'Ordine italiane "razziste", così il Consiglio d'Europa dà prova della sua intolleranza

di Ezio Pozati

L'Europa non ha la benché minima idea di cosa affrontino i nostri rappresentanti delle Forze dell'Ordine tutti i giorni tra violenza e criminalità

Le Forze dell'Ordine italiane razziste? Io non ci sto 

Sono molto favorevole alle critiche, soprattutto a quelle costruttive. L'articolo: Il Consiglio d'Europa accusa di razzismo le forze dell'ordine italiane. Meloni: "Sono solo ingiurie" - Affaritaliani.it mi ha messo in allarme. Perché? Probabilmente questi signori della commissione contro il razzismo e l'intolleranza del Consiglio d'Europa (Ecri), organizzazione internazionale non Ue con sede a Strasburgo, in un rapporto sul nostro Paese pubblicato oggi,  quasi certamente non hanno la benché minima idea di cosa affrontino i nostri rappresentanti delle Forze dell'Ordine tutti i giorni e h24. Vorrei porre una domanda: siete mai stati alla Stazione Centrale di Milano o a Roma termini, senza scorta e quindi come un cittadino qualsiasi? Se non lo avete fatto allora, molto probabilmente parlate per sentito dire, se lo avete fatto sicuramente avete tratto una conclusione ben diversa dall'articolo.

Non sono avvezzo a scrivere tanto per farlo, ma quando spendo dell'inchiostro è perché rispondo di qualcosa che ho vissuto. Nella mia piccola città gli stranieri sono veramente molti e buona parte di queste persone sono state smistate provenendo dai “barconi”. Domanda di che nazionalità sono? Sovente quando vengono al bar e chiacchierano con noi ci dicono che vengono dal Nord Africa (Tunisia, Marocco, Egitto ecc.) quando invece vengono fermati dalle Forze dell'ordine dicono di non capire di venire da tutt'altra parte.

La vita di chi è costantemente in prima linea non è delle più semplici, anche i membri delle F.O. hanno famiglia e quotidianamente genitori, fratelli e sorelle, mogli, mariti e figli si chiedono se anche oggi torneranno a casa. Qualcuno si è posto la domanda: “come fai a sapere da dove vengono?” In Italia abbiamo tutte le Ambasciate che rappresentano le Nazioni nel mondo basterebbe chiede a loro o forse è troppo difficile? Una domanda che ci facciamo tutti i giorni è: come fanno a vivere? Che lavoro fanno?

Scopriamo che quelli che hanno un lavoro sono tutti alla luce del sole (Kebab, bar ecc.), mentre una buona parte di loro dopo pochi mesi diventano proprietari di immobili che superano abbondantemente i 100.000 euro. Dove li prendono tutti questi soldi se non hanno un'attività? Forse in banca con un mutuo? Ma cosa sto scrivendo? Poi leggiamo sul giornale che alcuni trafficano in droga o sono nel mondo della prostituzione o entrambe le cose e quando vengono arrestati, spessissimo in flagranza di reato, trovano le porte girevoli carcere, tribunale, ciao puoi andare.

Come fanno? Se io rubo un panino mi mettono dentro subito e per diverso tempo. Per tornare all'argomento di cui sopra invito tutti a lasciare a casa la scorta, presentarsi in stazione con un orologio di marca (non tarocco perché se ne accorgono subito) e magari fare questa esperienza all'imbrunire o nelle ore serali (le più consigliabili) e se proprio la vogliamo fare completa si può chiedere loro se hanno un po' di “roba”. Quando qualcuno ha un'opinione sarà bene che provenga anche da un'esperienza diretta il pour parler lasciatelo dire a noi, al bar, fra una caffè e l'altro. Grazie.

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